I bianconeri ricevono il Losanna che a fine febbraio aveva dominato la sfida della Tuilière. Maurizio Jacobacci: ‘I presupposti sono diversi’
Settimana scorsa a Ginevra, il Lugano ha iniziato un “tour-de-force” che lo vedrà scendere in campo sette volte in 21 giorni, con cinque partite di campionato e due di Coppa Svizzera. I primi due impegni di questo intenso mini ciclo sono stati archiviati in maniera positiva, con il pareggio di Ginevra (con qualche rammarico per la rimonta subita nei minuti conclusivi) e il tutto sommato comodo accesso ai quarti di finale di Coppa contro il Monthey. E prima di pensare all’impegno di martedì (17.00) nel trofeo a eliminazione diretta contro il Lucerna, i bianconeri devono tornare a focalizzarsi sul campionato di Super League, perché questa sera alle 18.30 a Cornaredo arriva il Losanna. Quello stesso Losanna che lo scorso 28 febbraio aveva strapazzato i bianconeri allo Stade de la Tuilière con un 2-0 che non racconta per esteso la differenza espressa dal campo. Rifarsi da quella brutta prestazione è senza dubbio uno degli obiettivi di Maurizio Jacobacci e compagni, i quali sanno altresì che una vittoria consentirebbe loro di raggiungere quota 40 punti e di superare in tal modo quell’asticella da sempre posta dal tecnico quale garanzia di salvezza… «È lì che vogliamo arrivare e per farlo ci servono i tre punti. Ci ricordiamo, però, di quanto i vodesi ci abbiano fatto soffrire nella sfida di un mese e mezzo fa, nella quale non avevamo avuto voce in capitolo. In quell’occasione il Losanna aveva ampiamente meritato il successo, questa volta vogliamo dimostrare di essere migliori rispetto a quanto fatto alla Tuilière. Quella partita l’abbiamo studiata a fondo e domani cercheremo di mettere in pratica gli insegnamenti che ne abbiamo tratto».
Rispetto a quell’ultimo giorno del mese di febbraio, qualcosa è cambiato per un Lugano in serie positiva da tre partite (più la Coppa)... «Stiamo bene e questo lo si deduce anche dai risultati ottenuti. A Losanna avevamo dovuto fare i conti con le assenze di cinque o sei titolari, cosa che aveva contribuito ad accrescere le nostre difficoltà. Oggi abbiamo la rosa quasi al completo: mancheranno Oss e Guerrero per infortunio, Custodio per squalifica, ma a centrocampo abbiamo giocatori a sufficienza per poterlo rimpiazzare. Il contesto è dunque diverso: in campo potremo mettere giocatori importanti, con esperienza, per cui le basi di partenza non sono le stesse».
Il Lugano di Jacobacci è il primo, dal ritorno della squadra in Super League, ad aver raccolto 37 punti in 27 giornate… «Le statistiche fanno parte del gioco, ma se in mano hai solo quelle, non vinci niente. L’importante è saper coprire con lo sguardo soltanto la distanza che ti separa dalla partita successiva. Dobbiamo focalizzarci sul Losanna che rappresenterà un ostacolo difficile da superare: è una squadra giovane, capace di mettere in campo tanta corsa, per cui dovremo essere pronti a correre almeno quanto i vodesi. Dal canto nostro dovremo essere bravi, una volta recuperata palla, a non farci mettere sotto pressione, Occorreranno accortezza, compattezza e la capacità di non lasciar loro degli spazi nei quali far infilare gli attaccanti, molto veloci e bravi nello sfruttare gli inserimenti».
Dalla sfida di Coppa sul campo del Monthey, Jacobacci ha tratto delle valutazioni… «Non è stata una bella partita da vedere, ma era importante passare il turno. L’abbiamo fatto con concentrazione e serietà, con tre reti all’attivo e nessuna al passivo. Di fronte abbiamo trovato una squadra che non ci ha messo in difficoltà, al di là di due nostre sbavature difensive che hanno permesso loro di rendersi pericolosi. Nel complesso, in molti hanno fatto la loro partita, ma senza strafare. Da alcuni mi sarei aspettato di più, ad esempio da Macek o Guidotti: la critica non vale però solo per loro, in generale parecchi hanno reso al di sotto delle loro possibilità. Per me, però, contava superare il turno senza difficoltà ed è ciò che abbiamo fatto».
Il mantra recita che bisogna prendere partita dopo partita, per cui, prima del Lucerna c’è il Losanna. Resta il fatto che l’eliminazione dello Young Boys sul campo del San Gallo ha reso la Coppa Svizzera, priva dell’orco giallonero, molto più appetibile… «La Coppa è sempre stata un obiettivo importante, ma inizieremo a pensarci una volta messo in archivio l’impegno con il Losanna. È vero che l’eliminazione dello Young Boys lascia in corsa quattro squadre di Super League, tre di Challenge, con l’Aarau già qualificato per le semifinali. Insomma, la competizione è più che mai aperta e molto equilibrata. In una partita secca, la forma del giorno diventa importante, così come una rosa arruolabile al completo e, ovviamente, un pizzico di fortuna che non guasta mai. Ce la possiamo giocare contro tutti gli avversari ancora in lizza, ma prima c’è da affrontare il Losanna. Al momento, è quello il mio unico pensiero».