Il portiere rossoblù, autore di molti interventi decisivi, intercetta il rigore di Abubakar nei minuti di recupero e preserva lo 0-0 contro il Kriens
«Mi sono detto che se c’è una giustizia sarebbe stato giusto che la squadra portasse a casa almeno un punto». Così Baldo Raineri racconta come ha vissuto il calcio di rigore fischiato oltre il 90’ al Kriens per fallo di Dixon su Djorkaeff. «Io di solito sento se un rigore viene sbagliato o meno, ed ero fiducioso», gli fa eco Roberto Strechie. E infatti Safarikas, nettamente il migliore in campo, mostruoso in alcune parate, ipnotizza (come aveva già fatto a più riprese durante la partita) Abubakar e regala un punto ai suoi.
È la prima volta che il Chiasso non subisce reti in una partita, per una difesa che sinora aveva commesso errori di troppo e aveva incassato 16 gol in sei partite. Un dato da sottolineare, anche se parte del merito va appunto al portiere. E per la seconda volta di fila i rossoblù portano a casa punti. «Sono dati che valgono per le statistiche, conta il risultato finale e il nostro obiettivo è mantenere la categoria a maggio», commenta il tecnico quando glieli facciamo notare, e racconta di un incontro avvenuto in settimana con la proprietà: «Ci ha fatto piacere sentire anche il loro sostegno. Come noi, pensano che sia importante raggiungere la salvezza. Ci hanno portato solidarietà e comprensione, ai ragazzi ha fatto molto piacere. Sono contenti del progetto tecnico, dunque proseguiamo con la nostra idea».
A Kriens, i chiassesi hanno patito un po’ in un primo tempo di marca lucernese, complice anche il campo sintetico, definito da Raineri «molto veloce, è il loro fortino». Bravo due volte Safarikas, prima su Yesilcayr e soprattutto su Abubakar. Nella ripresa il Chiasso ha preso le misure, così come Strechie, di rientro dopo il coronavirus. «Devo dire che è stato un normale raffreddore, col naso chiuso, il mal di testa, semmai avvertivo la perdita di gusto e olfatto. Ma ora sto bene: nel primo tempo ho sbagliato due o tre palloni di troppo ma i compagni poi mi hanno aiutato e sono contento del mio secondo tempo». Anche gli ospiti hanno avuto una buonissima occasione fallita da Dixon, anche se il portiere greco ha dovuto superarsi ancora in alcune circostanze e la traversa lo ha aiutato all’87’. Da segnalare, a livello tattico, che Morganella nel Chiasso ha giocato in attacco con Bahluol e Marzok.
«Stiamo crescendo, abbiamo raccolto meno di quanto abbiamo seminato», è convinto il centrocampista. La prima occasione di dimostrarlo arriva già mercoledì, nel recupero della sfida di Winterthur. «Certo, non è semplice programmare non sapendo mai se si giocherà e avendo poi i recuperi, d’altra parte la situazione è questa», spiega Rainer. «La testa è già a Winterthur».