Il presidente del Lugano un po' più sereno dopo il successo sul Lucerna di Celestini. E Jacobacci pure. 'Abbiamo lanciato un segnale alle altre squadre'
L’abbraccio con Celestini prima del fischio d’inizio è stato sincero e sentito, ma Angelo Renzetti è ben contento di aver visto il suo Lugano infliggere il primo dispiacere sulla panchina lucernese al suo ex allenatore... «È stata una bella serata. Vivo sempre con il cuore in gola le nostre partite ma anche quelle dei nostri rivali, per cui questa vittoria è molto importante, ci permette di stare un po’ più sereni, anche se non dobbiamo abbassare la guardia».
Sulla stessa lunghezza d’onda il tecnico Jacobacci... «È stata una vittoria molto sofferta ma penso meritata. Nel primo tempo la mia squadra è stata un po’ troppo timorosa, faticando a trovare le misure di un terreno scivoloso. Però ha retto. E alla pausa ho detto ai ragazzi di osare di più, loro lo hanno fatto e siamo riusciti a mettere in difficoltà una formazione solida come il Lucerna. Oltretutto non abbiamo preso gol, cosa a cui tengo molto, per cui sono molto fiero dei miei ragazzi. Il nostro obiettivo è centrare la salvezza il più presto possibile e oggi abbiamo compiuto un bel passo in questa direzione, ma ciò che più conta è che abbiamo lanciato un segnale a tutte le altre squadre confermando che giocare contro il Lugano non è mai facile».
Infine parola al match-winner Kecskes... «Sono molto contento soprattutto per i tre punti, poi certo come difensore è sempre bello non prendere gol, ma il merito è di tutta la squadra. Dal punto di vista personale non era facile rientrare dopo così tanto tempo, l’ultima partita l’avevo giocata a dicembre, per cui sono molto soddisfatto anche da questo punto di vista, ora spero di continuare così».