La Svizzera torna al successo ma lo fa senza convincere sul piano della prestazione: quattro gol alla debole Gibilterra (4-0) non sono certo un affare
L’obiettivo non era la vittoria, scontata e garantita dal netto divario in campo, bensì la goleada, grazie alla quale rendere un po’ più lieto il ‘rompete le righe’ post Irlanda e Gibilterra. Ne consegue che la Svizzera non lo ha centrato appieno, l’obiettivo, giacché 4 reti contro Gibilterra sono un bottino al di sotto delle attese, che non ha acceso gli 8’000 spettatori accorsi al Tourbillon, né infiammato una partita che da bruttina, nella ripresa (con i rossocrociati avanti 3-0) è diventata inguardabile, al netto del ritorno al gol di Mario Gavranovic, autore del quarto punto nei minuti conclusivi del match. Per effetto, si badi bene, non della pochezza degli ospiti (loro, quello che dovevano fare, lo hanno fatto), bensì del rilassamento collettivo di una Svizzera che si è accontentata delle tre reti realizzate nel primo tempo (Zakaria, Mehmedi e Rodriguez), invece di continuare a spingere per abbellire il punteggio, fare ‘la pace’ con il pareggio dei rimpianti di Dublino, e fare anche il pieno di morale in vista dei prossimi impegni (in Danimarca e poi a Ginevra contro l’Irlanda) di un girone guidato da’ ‘verdi’ davanti alla Danimarca, fermata sullo 0-0 a Tbilissi dalla Georgia, e alla selezione di Petkovic, che ha però disputato un incontro in meno.