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Weekend di Supercoppa, Friborgo ipoteca due successi

Oltre che del fattore campo, le due compagini burgunde godono di una innegabile superiorità tecnica e di una panchina più lunga

Si giocano oggi a Friborgo – e dove sennò – le due Supercoppe, quella femminile che oppone l’Elfic Friborgo al Nyon e quella maschile fra l’Olympic e la Spinelli Massagno.

In tutta Europa, o quasi, la Supercoppa dà inizio alla nuova stagione, una sorta di antipasto. Da noi, che siamo sempre più… avanti nel complicarci l’esistenza cestistica, hanno pensato bene di metterla dopo la seconda giornata, fermando i due campionati. Sarebbe stato più logico fare come fanno tutti e usare la Supercoppa per lanciare la stagione, sempre che di questa coppa ci si possa innamorare all’inverosimile. Perché, per dirla con chi se la gioca, è pur sempre un titolo ma non vale certamente la vera Coppa Svizzera o il campionato, per non parlare della SBL Cup che si gioca a Montreux.

La sfida femminile corre su un binario unico, quello che porterà all’ennesimo titolo per le friborghesi, anche se il Nyon ha vinto di 20 e più punti contro Hélios e Baden e di 13 contro Ginevra. Le burgunde, dal canto loro, viaggiano pure a punteggio pieno con uno score di 303 punti realizzati e 162 subiti, una media di 101 a 54! Se non è chiara la differenza, fate voi.

In campo maschile, la favorita rimane la squadra di Petit: l’Olympic viaggia a punteggio pieno, con una media di 101-56 nelle due sfide sostenute contro Starwings e Losanna. Una vera macchina da canestri, al netto della forza delle due sventurate contendenti, alle quali ha lasciato le briciole. La Spinelli, che si è annunciata comunque come una delle poche antagoniste, è caduta una settimana fa a Neuchâtel in una gara dove ha girato a vuoto per non pochi minuti. È chiaro che, roster alla mano, l’Olympic ha una panchina di un altro livello, avendo praticamente 10 giocatori intercambiabili, cosa che nessuna avversaria ha. Ma, in una Finale come è la Supercoppa, si sa che le distanze a volte diminuiscono e il risultato si può sovvertire.

È ciò che pensa il coach Cabibbo: «Andiamo a Friborgo per riconfermarci in Supercoppa, senza nessuna paura e con il giusto rispetto per l’Olympic. Sappiamo quali sono i loro punti di forza e cercheremo di essere al meglio fino alla fine per arrivare alla vittoria».
Sam in affanno? «Siamo in una fase di evoluzione, dobbiamo crescere perché siamo cambiati non poco: occorre che ognuno faccia tesoro degli errori e delle correzioni che vengono fatte. Non abbiamo una panchina lunga come la loro, ma possiamo tenere il campo con la giusta mentalità sui due fronti. Ci mancherà Dusan Mladjan, infortunato, ma dobbiamo entrare in campo con grande determinazione».

A Neuchâtel siete stati ondivaghi... «Si sono comunque viste buone cose, abbiamo tenuto a lungo il campo e il divario finale non è stato lo specchio della gara. Purtroppo loro hanno trovato canestri dalla lunga distanza con buone percentuali e malgrado le mani in faccia, cosa non sempre scontata. Dovremo essere intelligenti nel trovare il giusto ritmo e fare le scelte migliori in attacco, mentre la difesa dovrà essere molto attenta ai rimbalzi: sui secondi tiri l’Olympic è micidiale». E non solo, aggiungiamo noi.

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