Sempre sabato in campo anche i Tigers, che ricevono il Pully, e il Riva, che ospita l'Hélios
Potrebbe essere un sabato da en plein per le ticinesi. Alle 16 il Riva ospita l’Hélios, alle 17 il Lugano riceve il Pully, mentre alle 17.30 la Spinelli è ospite del Neuchâtel.
Cominciamo dalle donne, con una sfida fra pari classifica a quota 4. La differenza sta solo nel rapporto punti fatti e subiti che, nel contesto femminile, conta pochissimo. Il duo Hunter-Bell si sta dimostrando sempre più efficace e il buon supporto di Picco, Valli, Lattuada e altre permette al Riva di stare sempre in partita. La sconfitta di 7 a Nyon è maturata per qualche sbavatura e perché le vodesi hanno tre straniere contro le due del Riva, situazione che si ripresenta anche sabato, ma le momò in casa sapranno fare del fattore campo un’arma vincente.
Il Lugano ospita il Pully che sta 2 punti sopra, a quota 6. Il Lugano viaggia con 80 punti di media fatti e 90 subiti, mentre il Pully ha una media di 68 punti all’attivo e 75 al passivo. Sarà quindi una sfida fra attacco e difesa. Per i bianconeri c’è il rientro, o almeno si spera, di Williams, il play assente da oltre due mesi tra squalifica e infortunio. Un’incognita che ha penalizzato i Tigers sul piano dei risultati: concedere due stranieri all’avversario non è cosa semplice da recuperare sul campo. Ma sinora Montini ha messo in campo una squadra che fa gruppo e che gioca assieme con grande carattere. E proprio il carattere, con 5 giocatori capaci di andare in doppia cifra come Warden, Dell’Acqua e Bracelli, oltre al duo Sampson-Battey, non è cosa da poco. Se poi la difesa è attenta, meglio ancora.
La Spinelli, reduce dalla brutta sconfitta interna con l’Olympic, è di scena a Neuchâtel, non l’avversaria migliore da incontrare di questi tempi. Oppure sì, per vedere una squadra che finalmente mette in campo le sue qualità per 40 minuti, con la voglia di difendere e lottare su ogni pallone. Alla Sam non manca nulla sul piano del roster, ma certo ha dei difetti sul piano mentale. Non si spiegherebbero altrimenti i vuoti difensivi e le cattive scelte in attacco che puntualmente appaiono durante le partite, che vengono pagati cari. Il Neuchâtel è una bella squadra, però è caduta all’ultimo secondo a Lugano, dunque non è ancora al top, così come i massagnesi. La partita di sabato deve dare un segnale forte a tutto il contesto e far capire agli avversari che Williams e compagni ci sono. Occorre però che ognuno faccia la sua parte, lottando col cuore e confidando non solo sugli aspetti tecnici, che in certe giornata possono mancare. Ma la voglia di lottare non deve mancare mai.