Sabato impegno casalingo per la Sam contro Neuchâtel, mentre i Tigers vanno in trasferta a sfidare il Pully
Weekend del basket che si annuncia interessante per le nostre squadre. Sabato a Nosedo, inizio alle 17.30, la Spinelli ospita il Neuchâtel mentre i Lugano Tigers sono ospiti del Pully, due sfide che promettono molto in clima di lotta, considerato come le due coppie hanno elementi vicini: quanto lo siano ce lo dirà il risultato.
Per la Spinelli è finito il mese nero o, perlomeno, è quello che si augurano tutti i suoi tifosi e dirigenti, squadra compresa, ovviamente. Un gennaio iniziato con la sconfitta nel derby, continuato con le vittorie contro Vevey e Monthey, ma con la sconfitta nei quarti di Coppa contro Ginevra nel frammezzo, e poi ci sono state le due sconfitte contro l’Olympic, in campionato e alle Final Four.
Il Neuchâtel sta appena dietro la Sam, con una differenza canestri quasi identica, ma con 130 punti fatti in meno e 130 in meno subiti, all'incirca. «Il Neuchatel è una bella squadra», dice coach Gubitosa, «capace di giocarsela contro tutte le altre. Quindi occorrerà andare in campo con le giuste motivazioni che, mi auguro, non ci dovranno mai mancare sino alla fine della stagione».
Assorbita la sconfitta di Montreux? «Tutti sono consapevoli degli errori fatti e degli atteggiamenti sbagliati che abbiamo messo in evidenza in semifinale. Abbiamo qualità che dobbiamo mettere in campo dal primo all’ultimo minuto, se vogliamo salvare la stagione e arrivare fino in fondo».
Sull’aspetto psicofisico qual è la tua opinione? “Credo che sia proprio una questione di testa, e cioè l’incapacità a incanalare energie e determinazione là dove è necessario farlo: inoltre dobbiamo avere un concetto di collettivo più concreto, sia in attacco sia in difesa, perché l’insieme dei singoli è inferiore al potenziale di gruppo. Dobbiamo tornare a essere una vera squadra che lotta assieme in ogni angolo del campo e per quaranta minuti, non trenta o venti».
L’inserimento di Ballard si sta rivelando costruttivo, in questo senso? «Antonio è un giocatore ormai inserito nella squadra, e credo che il suo sarà un apporto importante anche sotto l’aspetto agonistico».
Il Lugano gioca su un terreno difficile come quello di Losanna e contro una squadra tosta. Ce lo conferma l’allenatore Montini: «I vodesi sono un bel gruppo e ben allenato: giocano assieme da tempo, hanno molta energia difensiva e sanno stare bene in campo, giocando in maniera concreta e senza fronzoli».
E il Lugano cosa dovrà fare? «Dovremo giocare con la testa e sfruttare bene le nostre potenzialità: veniamo da buone prestazioni, ma servirebbe una vittoria di questo spessore per confermarci. Dovremo evitare le palle perse che ci hanno penalizzato nella precedente sfida, quando abbiamo perso 20 palloni, e lasciare pochi rimbalzi d’attacco. Credo che siamo in crescendo, ma occorre che sia il campo a certificarlo. Le recenti gare ci hanno dato molta fiducia e, inoltre, abbiamo un clima di spogliatoio ideale, tutte componenti che aiutano a crescere e a raggiungere traguardi».
Vedremo dunque se sarà un weekend da en plein, che manca ormai da tempo.