I Lugano Tigers tengono però testa ai più quotati avversari, almeno finché ci sono le forze
Vittoria della Sam Massagno nel primo derby della stagione andato in scena a Nosedo. Partita vera quella giocata in collina, con un Lugano molto più che coriaceo e capace di mettere il sale sulla coda alla Spinelli per quasi tre quarti. Alla fine, la differenza tecnica e di rosa ha premiato i padroni di casa, partiti male e andati in crescendo, mentre ha penalizzato i bianconeri, rimasti a contatto fintanto che forze e percentuali hanno retto.
La partenza è caratterizzata dalla grande allegria delle difese, assenti non giustificate. Ne beneficia il tabellone segna punti e soprattutto il Lugano, che prende ritmo e lanciato dal 4/4 da 3 nel primo quarto di Warden tiene ampiamente botta, mentre la Sam, pur mantenendo (di poco) la testa avanti cincischia, non morde in difesa e fa ancora meno male in attacco, dove il solo Marko Mladjan trova il fondo della retina con continuità (9 nel primo quarto). Prova anche a cavalcare Clanton, la Spinelli, ma il centrone statunitense fatica a rendersi efficace e così i bianconeri rimangono continuamente lì, a un paio di possessi di distanza, musica che non cambia anche nei secondi dieci minuti. Gubitosa cerca dalla panchina una chiave di volta che non trova, anche se si sveglia Clanton, mentre Montini quando vede la vena di Warden esaurirsi può godere appieno dei doni che gli porta Sampson (9 nella frazione), tanto che al 15' diventano i Tigers a fare la partita (31-34); Dell'Acqua, Bracelli, Montanari, Ali, tutti portano il mattoncino che vale la testa del match e ammutolisce Nosedo, incredula di fronte alla passività con cui i suoi beniamini subiscono l'energia avversaria.
Musica che cambia parzialmente a inizio ripresa, momento in cui i padroni di casa cambiano faccia difensivamente e i Tigers reggono almeno finché percentuali e lucidità li sostengono, perché al primo momento di fisiologico appannamento vedono la squadra della collina – cinica da par suo nell'approfittarne – scappare con un 9-0 (67-58) che spacca in due la partita. Non che il Lugano non ci provi, ma il deficit energetico dei Tigers è a quel punto ostacolo insormontabile per compiere una rimonta frustrata da una Sam non bella, non brillante, ma abbastanza completa per portare a casa partita e risultato con il giusto sforzo.
Sam Massagno - Lugano Tigers 95-84
Sam Massagno: Martino 2 (1/2 da 2), Mladjan D. 12 (3/4, 2/4), Williams 10 (2/3, 2/3), Mladjan M. 13 (4/8, 1/6 + 2/2), Clanton 20 (9/14 + 2/3); Langford 4 (2/7), Dunans 17 (6/6, 1/5 + 2/3), Steinmann 5 (1/1, 0/3), Solcà 8 (2/4, 1/3 + 1/2), Tutonda 2 (1/2, 0/1), Koludrovic 2 (1/1, 0/3). NE: Rauseo.
Lugano Tigers: Bracelli 6 (2/4, 0/3 + 2/4), Dell'Acqua 6 (0/1, 1/8 + 3/4), Sampson 25 (7/16, 3/5 + 2/4), Warden 23 (3/8, 5/7 + 2/2), Battey 19 (2/3, 3/6 + 6/7); Ali 2 (1/1), Montanari 3 (1/1). NE: Picco, Donnelly, Maglia.