La Spinelli a Monthey per difendere la leadership, il Lugano ospita il Nyon all’Elvetico. Montini: ‘Siamo in emergenza, ma non partiamo battuti’
Sabato all’Elvetico alle 17, il Lugano affronta il Nyon, mentre domani la Spinelli è in Vallese, ospite del Monthey. Due partite di chiaro interesse anche se per posti diversi in classifica: i Tigers cercano di risalire la classifica, la Sam vuole mantenere la leadership in campionato.
I bianconeri affrontano il Nyon con non pochi malanni: «Abbiamo Ross che è out da due settimane e ne avrà ancora per un po’ – dice uno sconsolato Valter Montini –: già avevamo Zinn fuori e che ha ripreso da pochi giorni, ma poi si è aggiunto Hamilton con un problema al polso e Togninalli che ha subito un intervento. In quello che doveva essere un periodo di recupero e messa a punto della squadra, ci siamo ritrovati in allenamento senza nemmeno poter fare un cinque contro cinque».
Il Nyon è una squadra alla vostra portata... «Se fossimo al completo e in piena salute, certamente, ma così sarà dura. Inoltre, i vodesi hanno ingaggiato Fongué che la stagione scorsa viaggiava a una media di 10 punti e 4 rimbalzi a partita con il Boncourt: ora è di ritorno da un’esperienza in Belgio e dovrebbe esserci. Per loro uno svizzero di qualità».
Niente è perduto, comunque... «Ci mancherebbe che andassimo in campo come vittime designate. Confido proprio in questo clima di emergenza per vedere il carattere dei miei giocatori. Dobbiamo dimostrare di essere una squadra e di dare più del massimo. Questi sono due punti importanti e in casa non possiamo fare regali».
Per Massagno la trasferta in Vallese non è delle più comode, ma coach Gubitosa, grazie alla pausa, ha recuperato tutti... «L’infermeria è vuota, finalmente, ma abbiamo una gara molto difficile. Il Monthey è una compagine solida e che esprime una buona pallacanestro: poi, in casa loro, hanno un tifo esemplare che li sostiene e li spinge per 40 minuti. Se non andiamo in campo con la giusta determinazione, si pagherà dazio».
Un dazio che avete già pagato a Neuchâtel prima della pausa... «Già, e brucia ancora. Io spero che quella sconfitta serva da lezione, soprattutto per non ripetere certe dinamiche. Noi dobbiamo dimostrare maturità agonistica e lottare in ogni gara per quattro tempi. Il passato, recente e lontano, ci ha già mostrato i nostri limiti caratteriali. Ora confido in un salto di maturità che ci porti consapevolezza e capacità di dominare tutte le avversarie. Se vogliamo arrivare in fondo in maniera vincente, non c’è altra strada».
Due sfide quindi che promettono molto sul piano agonistico e che potrebbero portare una felice doppia vittoria.