Il Massagno non deve scherzare contro il Nyon, mentre un Lugano con qualche assente di troppo sarà ospite del Ginevra
Turno spalmato su due giorni per le nostre squadre in questa decima giornata anche se le due squadre ticinesi sono solo alla nona. Sabato la Spinelli è ospite del Nyon, mentre domenica i Tigers andranno a Ginevra. Due partite tutt’altro che semplici, alla faccia di una classifica, quella della Sam, che li vede 10 punti più avanti. Il perché sta nel fatto che i vodesi si dimostrano clienti difficili per tutti fra le mura di casa e se Massagno pensa di fare una passeggiata scolastica, potrebbe ritrovarsi con una frittata in mano. Ne è consapevole il coach Gubitosa che ritiene sempre molto complesso questo genere di partite: «Se devi affrontare l’Olympic non devi certamente fare molto per mettere al massimo livello le motivazioni singole e di squadra: ma quando affrontiamo le ultime della classifica siamo sempre bravi a complicarci la vita».
Considerato che l’Olympic ha perso sabato scorso a Vevey e si trova ora a 4 quattro punti da voi, è un vantaggio che va mantenuto, anche in funzione delle partite di Sb Cup che ci saranno fra tre settimane... «Coppa della Sb a parte, noi dobbiamo pensare ad avere il maggior numero di punti per la nostra classifica: fieno in cascina che sarà utile in ogni caso, sia che continuiamo con questo rendimento, sia se ci fossero dei cali fisiologici. Quindi dobbiamo andare in campo con assoluta concretezza e mantenere la pressione per 40 minuti».
Tutti arruolati? «Quasi, se non succede nulla negli ultimi allenamenti: rientrano Galloway dall’influenza e James da un infortunio, ma forse sarà assente Zoccoletti».
Il Lugano va a Ginevra contro una squadra che sta ritrovando un certo ritmo, anche se sabato scorso ha sudato fino all’ultimo la vittoria casalinga contro il Nyon. Un Lugano che viene da due belle vittorie interne contro Nyon e Swiss Central che hanno dato nuovi impulsi alla squadra e maggior consapevolezza. Però, come spesso accade, c’è sempre qualcosa che manda a catafascio le ambizioni e le speranze: Ross, appena rientrato, è di nuovo out per il ripresentarsi degli acciacchi precedenti. Non bastasse, anche Warden ha una caviglia che gli impedirà di ritrovare il campo sino a fine anno, se tutto andrà per il meglio. Poi, a volte succede, qualche miracolo potrebbe riportarlo in campo anche per le sfide delle varie Coppe. Montini è un po’ preoccupato: «Siamo consapevoli che andare a Ginevra con due pedine del quintetto base out non sia il massimo delle avventure sportive, ma oramai è così. Ci sono squadre che davanti a infortuni seri possono permettersi di chiamare sostituti e società come la nostra che devono fare di necessità virtù. Non per questo andremo in campo per perdere».
A volte le assenze altrui mettono l’avversaria in uno stato di sufficienza... «È vero anche questo, però stiamo parlando di due squadre che sono tecnicamente distanti: Ginevra ha quattro stranieri e diversi nazionali, noi tre in tutto. Una differenza di non poco conto, anche perché abbiamo pure Togninalli out e Matasic in forse: panchina più che corta, però non mancheremo certamente di spirito agonistico e daremo tutto come sempre».