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Trondheim capitale mondiale dello sci nordico

Dopo un'edizione chiusa a mani vuote, gli svizzeri vanno in cerca di gloria nella terza cittadina per importanza della Norvegia

Tutto è pronto
(Keystone)
25 febbraio 2025
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Riflettori puntati su Trondheim, dove mercoledì si aprono i Campionati del mondo di sci nordico. A cui la Svizzera si presenta senza titoli da difendere, dopo che a Planica, sede della precedente edizione (nel 2023), i fondisti rossocrociati erano tornati a casa a mani vuote. L'ultimo podio mondiale elvetico era stato merito di Laurein van der Graff e Nadine Fähndrich, seconde nello sprint a squadre di Oberstdorf 2021. Dario Cologna resta dal canto suo l'ultimo svizzero a vincere il titolo, nello skiathlon 2023 a Val di Fiemme.

La terza città della Norvegia in ordine di grandezza ospita per la seconda volta i Campionati del mondo di sci nordico (i sesti in Norvegia, e a cui come due anni fa non ci saranno atleti russi e bielorussi, sempre banditi dalle competizioni), dopo un'edizione 1997 che aveva portato bene al saltatore vodese Sylvain Freiholz, medaglia di bronzo dal grande trampolino. Quella di Trondheim sarà la 55ª edizione di una storia cominciata nel 1925 a Janske Lazne nella vecchia Cecoslovacchia (dove le prove in programma erano solo 4: 18 e 50 km di fondo, salto dal grande trampolino e combinata nordica).

Sull'arco di dieci giorni (con l'unica giornata di riposo programmata per lunedì 3 marzo), al centro nordico di Granasen, dove saranno impegnati 6'300 volontari, verranno assegnati titoli in fondo, salto e combinata nordica: la Svizzera sarà rappresentata in tutte e tre le discipline, per una delegazione di 22 atleti (7 i neofiti). Il budget complessivo della manifestazione è di 12 milioni di franchi (185 milioni di corone norvegesi). A contendersi i 25 titoli in palio – 12 nel fondo, 6 nel salto e 7 nella combinata nordica – in palio saranno atleti provenienti da 70 Paesi, ossia quattro in più rispetto alla precedente edizione.

Nella storia dello sci nordico rossocrociato, sono diciotto le medaglie iridate, cosa che colloca la Svizzera al tredicesimo posto del medagliere di tutti i tempi. Quattro quelle del metallo più pregiato, vinte dal fondista Dario Cologna (2013) e dai saltatori Marcel Reymond (1933), Simon Ammann (2007) e Andreas Küttel (2009). In cima alla classifica, con un bottino di 425 medaglie, di cui 171 d'oro, la Norvegia è il Paese più volte andato a podio nella storia della rassegna, davanti alla Finlandia (205). E solo una volta aveva chiuso al secondo posto in questa classifica in un'edizione: nel 1997... a Trondheim quando i russi avevano portato a casa sei titoli.

Dal profilo del pubblico, i biglietti già venuti (il più caro costa 43 franchi) hanno superato quota 200'000, cosa che preannuncia un'edizione elettrizzante.