Nella Kingdom Arena di Riad la decisione è unanime, ma il britannico contesta il verdetto: ‘Ha ricevuto un piccolo regalo di Natale’
A sette mesi dal primo incontro sul ring della Kingdom Arena di Riad, Oleksandr Usyk ha sconfitto nuovamente Tyson Fury confermando ai punti – decisione unanime – il titolo di campione dei pesi massimi. Più rigoroso e aggressivo, l'ucraino ha imposto il ritmo colpendo in più occasioni con il suo micidiale gancio sinistro. Tant‘è che il 37enne è stato premiato dai tre giudici con il punteggio di 116-112, conservando dunque la sua imbattibilità (23 vittorie in altrettante sfide) e le cinture Wba, Wbo e Wbc. Un duello che si è protratto sino a tarda notte. “È un grande pugile”, ha dichiarato Usyk sul britannico, che dal canto suo ha sostenuto di aver vinto l'incontro, nonostante la decisione unanime a favore dell'ucraino. “Non ho intenzione di piangerci sopra, ormai è fatta. Mi sento comunque offeso: pensavo di aver finito con tre round di scarto e invece mi ritrovo di nuovo sconfitto. Oleksandr ha ricevuto un piccolo regalo di Natale", ha commentato stizzito Fury.
Nel primo scontro del 18 maggio, Usyk aveva vinto per ’split decision' diventando campione unificato della massima categoria. Un'impresa che non si realizzava dai tempi di Lennox Lewis, nel 1999. Questa volta erano in gioco solo tre cinture, dato che l'ucraino ha ceduto il titolo Ibf. Il britannico ha tenuto a bada il 37enne fino al settimo round. Noto per la sua professionalità e la condizione fisica esemplare, Usyk si è dimostrato più feroce, aggressivo, facendo traballare (e indietreggiare) il britannico, ormai a corto di energie. La boxe è tuttavia imprevedibile, tant’è che nel decimo round Fury è riuscito a mettere alle corde l’ucraino... Per decisione unanime il successo è finito nelle mani di The Cat, mentre sulla carriera del britannico calerà forse il sipario. Il 36enne, che aveva un vantaggio di 25 kg, ha subito la seconda battuta d'arresto (34-2-1). Quando è stato annunciato il punteggio è apparso prima sorpreso e poi furioso, lasciando il ring senza rilasciare dichiarazioni.
Il possente e baffuto uomo di Sinferòpoli può invece dirsi soddisfatto di una carriera impeccabile, che ha costruito facendo leva sulla velocità di braccia e gambe. Una tecnica, e la sua atipica boxe mancina, valsa il soprannome di The Cat. Campione olimpico a Londra nel 2012, ha in seguito tentato la fortuna nella categoria dei pesi massimi, dove ora la fa da padrone. Il suo record comprende due vittorie su Anthony Joshua, una su Daniel Dubois – che nel frattempo è diventato campione Ibf – e due appunto su Tyson Fury.