Con ‘Paradoxe’ s’alza il sipario sugli ‘altri’ Giochi. Tanta pioggia sugli atleti che sfilavano nei barconi sulla Senna
Parigi è tornata a fremere per i suoi Giochi, dopo averli chiusi nemmeno 20 giorni fa. Con tutto l’orgoglio dei suoi ideali: Liberté, Egalité, Fraternité, ma stavolta anche e soprattutto “inclusione”, la parola d’ordine degli ‘altri’ Giochi, i Paralimpici. Che per almeno 50’000 francesi e stranieri accorsi ad affollare i dintorni degli Champs-Elysèes in occasione della cerimonia d’apertura sono ancora più emozionanti, veri e carichi di senso ‘olimpico’ di quelli vissuti un mese fa.
Una cerimonia d‘apertura, ribattezzata ’Paradoxe’, che ha trasformato in un’enorme festa a cielo aperto l’area tra gli Champs-Elysées e Place de la Concorde. L’emozione ha riportato nei cuori dei parigini le giornate delle Olimpiadi, una vera e propria indigestione di festa, di partecipazione popolare che da tutti è già rimpianta. La festa dei Giochi è tornata a Parigi, potenziata dall’emozione della gioia degli atleti che ballavano felici giocando con i loro handicap invece di nasconderli. C’era la pioggia quella sera del 26 luglio, tanta pioggia sugli atleti che sfilavano nei barconi sulla Senna. Stavolta, invece, a fare da preambolo alla cerimonia d’apertura è stata una giornata di sole splendido, seguita da una serata di pura emozione con 5’100 atleti che hanno cominciato a sfilare sugli Champs-Elysées fino alla Concorde.
È toccato all’Afghanistan aprire sfilata delle 168 le delegazioni verso una Concorde trasformatasi per l’occasione nello stadio più grande del mondo. Alle 21.44 è poi toccato alla Svizzera, con Marcel Hug ed Elena Kratter a fare da portabandiera della delegazione rossocrociata, composta da un totale di 27 atleti e comprendente pure la ticinese Claire Ghiringhelli.
Keystone
La delegazione svizzera