I bianconeri, di nuovo sottotono dopo la batosta in Conference League, perdono il match e una ghiottissima occasione per mantenere il primato
Il Lugano sul campo dello Young Boys spreca davvero una ghiotta occasione: non approfitta infatti del pareggio di sabato fra Servette e Zurigo per balzare al comando – in solitaria – della classifica. Non solo: dopo la legnata subita in Serbia giovedì, i bianconeri – probabilmente stanchi – subiscono un'altra sconfitta e ora si ritrovano secondi in classifica insieme ai ginevrini e al Basilea, a una lunghezza dai tigurini.
Nel freddo feroce che imperversa nella capitale, il Lugano – sceso in campo contro uno YB privo di diversi infortunati e un paio di squalificati (Monteiro e Ugrinic) – è certamente più concentrato di quanto visto giovedì in Serbia, ma è comunque troppo impreciso: è colpa forse di un certo surmenage che comincia a emergere, dato che siamo nel bel mezzo di un severo tour de force, fra l'altro quasi sempre lontano da Cornaredo, a cui i bianconeri sono sottoposti.
Nei primi minuti di gioco la sola cosa da segnalare è uno scontro fra le capocce di Hajdari e Niasse: il match si ferma a lungo per consentire l'intervento dei sanitari, le medicazioni e il cambio delle maglie insanguinate. Entrambi i giocatori possono comunque, per fortuna, riprendere regolarmente a svolgere il proprio lavoro.
I padroni di casa passano in vantaggio dopo una ventina di minuti: Bottani commette fallo su Hadjam fuori area, il bernese però finisce a terra quando si trova ormai all'interno dei 16 metri e così il signor Horisberger – con la complicità del Var che decide di non intervenire – opta per la massima punizione, e dagli 11 Itten sblocca il risultato.
Anche il pareggio bianconero giunge dal dischetto, una dozzina di minuti più tardi: falletto di Husic su Zanotti, e per una volta a beneficiare di un rigore abbastanza generoso sono i sottocenerini. A battere va Grgic, che realizza la sua prima rete in questo campionato. Si va alla pausa sull'1-1, risultato fino a quel momento tutto sommato giusto, anche se i padroni di casa hanno forse prodotto qualcosa in più.
Al ritorno in campo, sono ancora i gialloneri – benché difettino di precisione – a mostrarsi più intraprendenti e più presenti nelle vicinanze della porta avversaria (tutto sommato ben difesa da Saipi), anche grazie a qualche errore e a qualche palla persa dai sottocenerini. Com’è sua abitudine, Mattia Croci-Torti – tecnico del Lugano – intorno all'ora di gioco (58’) pesca in panchina nella speranza di mutare l'inerzia del match: fuori Doumbia e Przybylko per fare spazio a Belhadj e Vladi.
La musica, però, non cambia: l'iniziativa è quasi sempre di marca bernese, e così al 65’ il coach momò getta nella mischia anche Cimignani, che rileva Bottani, ma nemmeno questa mossa si rivela efficace. I bianconeri per lungo tempo non vanno mai alla conclusione, e bisogna attendere il 75’ per vedere dapprima Bislimi e poi Steffen calciare verso la porta bernese. Ma purtroppo è un fuoco di paglia, perché sul rovesciamento di fronte è Virginius (primo gol in campionato) a trovare la rete del 2-1 a favore dell'YB.
Nello scampolo di partita rimanente il Lugano prova ad arrembare, ma senza fortuna: il pareggio non arriva, e sul taccuino finisce soltanto l'ingenuo Bel Hadj, capace in una ventina di minuti di rimediare due cartellini gialli e dunque di essere espulso. La sconfitta pare ormai inevitabile, ma il finale di gara regala ai bianconeri la chance di agguantare il pareggio, grazie a un'altra massima punizione concessa per fallo di mano dopo intervento del Var. A prendersi la responsabilità di un rigore pesantissimo è Vladi (formatosi fra l'altro proprio nell'YB), che però calcia in maniera scellerata oltre la traversa. La pausa per la Nazionale giunge davvero benvenuta, sperando che Croci-Torti riesca a farla fruttare al meglio affinché la squadra ritrovi al più presto condizione, compattezza e risultati.
Così ha commentato il match ai microfoni televisivi Mattia Croci-Torti: «Uscito dal campo Grgic, il secondo rigorista era Vladi, e dunque era giusto che ad andare sul dischetto fosse lui. Purtroppo gli è andata male. E purtroppo è andata malissimo per tutti noi. Ma faccio i complimenti ai ragazzi, che hanno lottato fino alla fine. Lo Young Boys è ancora la squadra meglio allestita del campionato. I bernesi hanno però meritato. Eravamo abbastanza in controllo della partita, benché fossimo stanchi e poco brillanti. Perdere ci sta, anche se è grande il rammarico per non essere riusciti a fare risultato. Non siamo stati incisivi, ma nemmeno fortunati. Purtroppo avremo due squalificati per la sfida del 24 novembre contro lo Zurigo (Bel Hadj e Bislimi)».
Young Boys-Lugano: 2-1 (1-1)
Reti: 19’ Itten (rigore) 1-0. 33’ Grigc (rigore) 1-1. 76‘ Virginius 2-1.
Arbitro: Horisberger.
Young Boys: Von Ballmoos; Athekame, Lauper, Husic, Hadjam (73’ Blum); Males, Lakomy, Niasse (46‘ Imeri), Virginius (80’ Ganvoula); Itten, Elia.
Lugano: Saipi; Zanotti, Mai, Hajdari, Valenzuela (82‘ Martim Marques); Doumbia (59’ Mahmoud), Grgic (82‘ Daniel Dos Santos), Bislimi; Steffen, Przybylko (59’ Vladi), Bottani (65‘ Cimignani).
Note: 27'972 spettatori. Espulso Bel Hadj all'88‘ per doppia ammonizione. Ammoniti: 19’ Bottani, 24‘ Valenzuela, 46’ Elia, 54‘ Bislimi, 65’ Lakomy, 67‘ Mahmoud, 67’ Hadjam, 86’ Zanotti.