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Il Ticino alza bandiera bianca: in semifinale ci va il Thun

Rossoblù sconfitti per 8-3 ed eliminati dai playoff. Masa: ‘Un’altra stagione da bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: dipende da come lo si vuol guardare’

Nulla da fare per i rossoblù
(Ti-Press/Piccoli)
29 febbraio 2024
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Non c’è stato nulla da fare. Il Thun è stato nuovamente cinico e spietato, e davanti al suo pubblico ha potuto festeggiare un’altra vittoria contro il Ticino per 8-3 e si è qualificato per le semifinali di Lnb con un perentorio 3-0. Il sogno di una “remuntada” ticinese è durato poco meno di metà partita. Il gol dell’1-1 confezionato da Gervasoni aveva punito un’incertezza difensiva dei bernesi e alimentato le speranze. Poco dopo, tuttavia, l’occasione di portarsi in vantaggio in powerplay si è tramutata in una rete subita in shorthand.

Il 3-1 pochi secondi dopo l’inizio del secondo periodo ha poi tagliato le gambe a Monighetti e compagni. La sfida è quindi proseguita seguendo un copione già visto: il Thun ha continuato a punire le ingenuità o contropiedi concessi dal Ticino, mentre gli ospiti non sono stati abili a capitalizzare le occasioni create, se non con Tomatis e Kiipeli nell’ultima frazione di gioco. «C’è la consapevolezza di non aver giocato al massimo del nostro potenziale – commenta il viceallenatore Michel Masa –. Le occasioni, nel corso della serie, ci son state da entrambe le parti. I loro “key players”, tuttavia, sono andati regolarmente a segno, mentre a noi è mancato peso davanti. Con un attacco deficitario, diventa impossibile battere una squadra che ha dimostrato una qualità superiore alla nostra. Ne faremo tesoro per la prossima stagione».

Già, con questa sconfitta si chiude la stagione del Ticino, ed è quindi tempo dei primi bilanci a caldo. «Il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto, dipende da come lo si vuol guardare. Potremmo dire mezzo pieno, perché ci siamo qualificati per i playoff e perché, nonostante un girone di ritorno complicato, abbiamo vinto gare importanti, come contro Limmattal e Verbano. Trovo però che sia anche un bicchiere mezzo vuoto: ci è mancata la costanza per affrontare un intero campionato ad alto livello. Considerando il potenziale della rosa, ci saremmo dovuti qualificare al quinto posto con agio. E invece ci siamo ritrovati a dover vincere le ultime partite a tutti i costi per evitare i playout. Ciò ci ha tolto energia fisica e mentale. Non abbiamo mai battuto due volte la stessa squadra e abbiamo concesso punti a squadre che sono poi finite sotto la riga. Se miri a una buona posizione in classifica, non puoi permetterti certe sconfitte».

Il viceallenatore, guarda già anche al futuro prossimo: «Dobbiamo capire se vogliamo accontentarci di fare stagioni come le ultime due, senza spingere sempre sull’acceleratore ma sapendo che, prima o poi, potrebbero arrivare dei problemi, o se rimboccarci le maniche e realizzare che ogni allenamento, ogni cambio, ogni partita contano. Penso che possiamo fare meglio. Il livello del campionato si sta alzando. Noi abbiamo un grande potenziale, ma non dobbiamo nemmeno crederci troppo bravi».