COSE DELL'ALTRO MONDO

Tommy DeVito, quarterback dei Giants e cucciolo di casa

Salito alla ribalta per gli infortuni di Jones e Taylor, vive con i genitori a 10 minuti dallo stadio. Domenica ha ottenuto la sua prima vittoria in Nfl

22 novembre 2023
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Possiamo solo immaginarci le reazioni dei giocatori di Washington e New York (Giants) quando al termine della sfida di domenica pomeriggio, al rientro negli spogliatoi del FedEx Field, per un guasto all’impianto di riscaldamento hanno visto scendere dalle docce acqua gelata. Sul campo la doccia fredda l’avevano fatta i padroni di casa, sconfitti 31-19, anche a causa di ben sei palle perse, ma una volta nella pancia dello stadio la brutta sorpresa ha accolto tutti, arbitri compresi. Probabilmente, non ci avrà nemmeno fatto caso Tommy DeVito, quarterback dei Giants, esaltato dalla sua prima vittoria nella National Football League. Si sarà consolato con la bella prestazione personale (18 su 26 per 246 yarde, tre touchdown e un rating di 137,7) e con la consapevolezza che, una volta tornato nella Grande Mela, la mamma gli avrebbe fatto trovare pronta una gustosa cioccolata calda. Tommy DeVito è uno dei personaggi del momento, un po’ come lo era stato un anno fa Brock Purdy, Mr. Irrelevant 2022 (vale a dire ultimo giocatore scelto nel draft), proiettato in cabina di regia a San Francisco dagli infortuni di Trey Lance e Jimmy Garoppolo e ritrovatosi a iniziare una finale di Conference contro Philadelphia, prima di uscire anzitempo con un gomito k.o. A dire il vero, DeVito non ha nemmeno avuto la soddisfazione di sentire il suo nome scandito in uno dei sette round dell’ultimo draft. Lui, ai Giants ci è arrivato da free agent, dopo una carriera universitaria di buon livello, trascorsa tra Syracuse e Illinois. A inizio stagione, era diventato il terzo quarterback della franchigia della Grande Mela, alle spalle di Daniel Jones e Tyrod Taylor. Una soddisfazione enorme per un 24enne cresciuto a Cedar Grove, nel New Jersey, a una decina di minuti dal MetLife Stadium, casa dei Giants (e dei Jets).

Nei piani strategici di coach Daboll, DeVito avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di àncora di salvezza e andare in panchina nel caso in cui il titolare (Jones) o il suo backup (Taylor) fossero stati indisponibili. Ma siccome il caso fa le cose per bene, Taylor prima (costole), Jones poi (crociati del ginocchio) sono finiti in infermeria, proiettando di colpo DeVito al ruolo di quarterback titolare. Dopo aver faticato contro Las Vegas, quando aveva sostituito Jones in corso di partita, e dopo aver lanciato appena un’ottantina di yarde contro Dallas (sconfitta 49-17), il regista “paisà” è stato il grande protagonista della vittoria contro i Commanders, in particolare con uno splendido passaggio per la segnatura di Saquon Barkley. Da quando Brian Daboll gli ha affidato le chiavi dell’attacco della squadra, i media statunitensi hanno iniziato a interessarsi di questa “new entry”. E lui ha sorpreso tutti, affermando candidamente di continuare a vivere a casa dei genitori. «Tutto ciò di cui ho bisogno è a casa mia – ha ammesso –. Non mi è mai passato per la testa di cambiare. Nella Nfl il football è stressante per un rookie, ci sono molte cose da imparare, molte riunioni alle quali partecipare. Io so che una volta a casa trovo mia mamma che mi prepara la cena, mi fa il bucato e mi rifà il letto».

Il classico mammone italiano, verrebbe da dire. Se non fosse che, portafoglio alla mano, la sua scelta non appare così anacronistica. È vero, con i Giants ha firmato un contratto di 2’075’000 dollari per i prossimi tre anni, con un salario di 44’000 dollari per ogni gara nella quale figurerà sul foglio partita. Tuttavia, dei due milioni complessivi, soltanto 20’000 dollari risultano garantiti. Di conseguenza, nel caso in cui dovesse essere tagliato, DeVito non vedrebbe più un solo centesimo. E se consideriamo che la durata media di una carriera da quarterback è di 4,4 anni (un anno e un mese in più rispetto alla media complessiva della Nfl), non è affatto detto che l’esperienza si concluda con un conto in banca sufficiente per vivere di rendita vita natural durante.

Mr. Irrelevant si sta trasformando in star

D’altra parte, non è l’unico a cercare di gestire in modo oculato guadagni fino a ieri forse inaspettati. Brock Purdy, ad esempio, preferisce dividere con un compagno di squadra un appartamento a San Francisco (città nella quale l’affitto di un monolocale costa in media 2’993 dollari al mese) e continuare a guidare una Toyota Sequoia (comunque un Suv da 100’000 franchi…). Lui, a differenza di un DeVito ancora ai primi passi, sembra che la strada per il successo nella Nfl l’abbia imboccata, pur da Mr. Irrelevant. Domenica, contro Tampa Bay, ha postato un rating di 158,3, il massimo possibile, frutto di 21 passaggi completati su 25 per un totale di 333 yarde e tre touchdown. Un rating che nella Bay Area non si vedeva più dai tempi di Joe Montana e Steve Young e che nella storia della Nfl hanno ottenuto soltanto 66 giocatori. Se prendiamo in considerazione le prime 15 partite da titolare, il rating di Purdy è di 116,3, nuovo record Nfl davanti al 112,4 di Patrick Mahomes. Purdy è dunque alla base della ripresa dei 49.ers, i quali dopo tre sconfitte consecutive e il turno di riposo hanno asfaltato Jacksonville prima e Tampa Bay dopo, tra i principali avversari di Philadelphia (con Detroit e Dallas) nella corsa al ticket della Nfc per il Super Bowl di Las Vegas.

L’undicesima giornata ha per contro tolto Cincinnati dalla corsa alla finalissima, dopo la sconfitta con Baltimore. I Bengals si ritrovano con un record di 5-5 all’ultimo posto della Afc North, ma soprattutto hanno perso per la stagione il quarterback Joe Burrow, vittima di un infortunio a un legamento della mano di lancio. Per la prima scelta assoluta del draft 2020, una stagione da dimenticare, con l’infortunio al polpaccio nel pre stagione e adesso quello al polso.

NATIONAL FOOTBALL LEAGUE

Undicesima giornata: Baltimore-Cincinnati 34-20. Carolina-Dallas 10-33. Cleveland-Pittsburgh 13-10. Detroit-Chicago 31-26. Green Bay-LA Chargers 23-20. Houston-Arizona 21-16. Jacksonville-Tennessee 34-14. Miami-Las Vegas 20-13. Washington-NY Giants 19-31. San Francisco-Tampa Bay 27-14. Buffalo-NY Jets 32-6. LA Rams-Seattle 17-17. Denver-Minnesota 21-20. Kansas City-Philadelphia 21-17.

Dodicesima giornata: Detroit (8-2)-Green Bay (4-6). Dallas (7-3)-Washington (4-7). Seattle (6-4)-San Francisco (7-3). NY Jets (4-6)-Miami (7-3). Atlanta (4-6)-New Orleans (5-5). Cincinnati (5-5)-Pittsburgh (6-4). Houston (6-4)-Jacksonville (7-3). Indianapolis (5-5)-Tampa Bay (4-6). NY Giants (3-8)-New England (2-8). Tennessee (3-7)-Carolina (1-9). Arizona (2-9)-LA Rams (4-6). Denver (5-5)-Cleveland (7-3). Las Vegas (5-6)-Kansas City (7-3). Philadelphia (9-1)-Buffalo (6-5). LA Chargers (4-6)-Baltimore (8-3). Minnesota (6-5)-Chicago (3-8).