I Ravens strapazzano Miami e ribadiscono di essere la candidata principale per il Super Bowl. Nel torneo Ncaa, finale tra Michigan e Washington
La National Football League è a un punto di svolta. Domenica si concluderà la regular season e da settimana prossima 14 squadre disputeranno i playoff sulla strada verso il Super Bowl del prossimo 11 febbraio a Las Vegas. Per una volta, però, partiamo dal livello inferiore, quello dei college, perché la Ncaa assegnerà il titolo lunedì prossimo a Houston. Le due semifinali, andate in scena lunedì 1° gennaio nella cornice del Rose Bowl (a Pasadena) e dello Sugar Bowl (a New Orleans), hanno premiato le prime due della classifica stagionale: Michigan e Washington. Al termine di due partite conclusesi sul filo di lana (in California si è andati all’overtime), i Wolverines hanno superato Alabama (27-20), mentre gli Huskies hanno messo sotto Texas con il punteggio di 37-31. Protagonisti per Michigan, il quarterback J.J. McCarthy (17/27 per 221 yarde e tre touchdown) e il runner Blake Corum (due segnature, tra cui quella decisiva nel prolungamento), ma soprattutto una difesa che ha tenuto sotto costante pressione Jalen Milroe (sei sack). Sul fronte di Washington, per contro, si è illustrato Michael Penix, 23enne della Florida, che ha chiuso la sfida con 29 passaggi completati su 38 per 430 yarde e due touchdown (più 31 yarde di corsa). E se McCarthy è al suo secondo anno di college e certamente non si presenterà al prossimo draft della Nfl, Penix ha chiuso dopo sei anni una carriera universitaria iniziata con quattro stagioni a Indiana (tre infortuni gravi, due alle ginocchia e uno alla spalla di lancio) e terminata con il trasferimento a Seattle, dove in due anni ha contribuito alle 25 vittorie (e due sole sconfitte) degli Huskies. Il braccio potente è sicuramente un atout per quanto concerne il draft Nfl, ma pochi lo considerano degno di una prima scelta, soprattutto in un anno in cui saranno molti i quarterback di qualità pronti a varcare la soglia del professionismo. Per Penix si prevede una chiamata tra il secondo e il quarto round, ma tutti concordano sul fatto che si tratta di un prospetto sul quale vale la pena investire e lavorare. Certo, un successo con grandi numeri nella finale di lunedì potrebbe modificare in positivo il suo status nel draft della prossima primavera.
Ma veniamo a una National Football League che domenica emetterà gli ultimi verdetti della regular season. Da assegnare ancora, tre posti nella Afc e due nella Nfc con cinque squadre tuttora in corsa nell’American e sei nella National. Già assegnate, tuttavia, le due poltrone che assicurano un primo turno davanti alla televisione: nella Nfc il bye se lo è aggiudicato San Francisco, nella Afc è toccato a Baltimore. E se i 49.ers hanno avuto vita facile a Washington, ma hanno dovuto fare a meno in corso d’opera di Christian McCaffrey per un problema a un polpaccio (dovrebbe recuperare in tempo per i playoff), i Ravens hanno letteralmente asfaltato Miami in quella che era la sfida più importante della diciassettesima giornata. Lamar Jackson ha ribadito uno per uno tutti i motivi per i quali verrà scelto quale Mvp della stagione, con 18 su 21 per 321 yarde e 5 touchdown (più 35 yarde di corsa). Contro un avversario decimato dagli infortuni (e che ha perso anche Bradley Chubb per la rottura dei crociati di un ginocchio), Jackson si è rivelato un laser chirurgico, anche grazie a una linea d’attacco che lo ha protetto dal pass rush dei Dolphins, garantendogli più del tempo necessario per trovare il ricevitore sul quale appoggiarsi. A questo punto, per assicurarsi la vittoria nella division, Miami dovrà battere Buffalo nell’ultima giornata: considerati gli infortuni, una mezza impresa.
Ora come ora, Baltimore-San Francisco appare come il Super Bowl più probabile. Attenzione come sempre a Kansas City di Pat Mahomes, così come a Buffalo, senza dimenticare Cleveland, con un Joe Flacco in stato di grazia (4 vittorie nelle ultime 4) e una difesa che continua a essere la migliore della lega. Nell’altra conference, invece, Dallas ha strappato la seconda posizione a Detroit grazie a una vittoria sul filo di lana, mentre sembra in grave perdita di velocità Philadelphia, alla quarta sconfitta nelle ultime cinque, oltretutto contro Arizona (appena quattro successi in stagione).
Al di là degli ultimi verdetti della regular season, la giornata di domenica segnerà un momento importante nella storia della Nfl: quello della separazione tra New England e Bill Belichick. Contro i New York Jets, il 71.enne coach dai sei anelli dirigerà per l’ultima volta i Patriots, per quanto il diretto interessato non abbia voluto svelare i suoi piani per il futuro. Una vittoria contro i Jets permetterebbe a Belichick di chiudere con un record di 5-12, il che equivarrebbe, per la prima volta in carriera, a una stagione con più di 11 sconfitte, un totale raggiunto nel 1995 a Cleveland e nel 2000 a New England, nel suo primo campionato con i Patriots. Belichick ha raggiunto un’età nella quale non è scontato reggere lo stress di un ruolo da capo allenatore, tuttavia il suo ritiro non è affatto certo. In ballo, infatti, rimane il record assoluto di vittorie, traguardo al quale tiene moltissimo. Per raggiungere la leggenda Don Shula gli mancano 14 vittorie (347 contro 333), ma non è evidente trovare una franchigia in grado di garantirgli immediatamente una stagione vincente (chi cambia conduzione tecnica di solito lo fa perché costretto a ricostruire). Un dato curioso: se prendiamo le due squadre che più di tutte hanno dato lustro alle loro carriere, con New England Belichick ha ottenuto 266 vittorie in 24 stagioni, mentre Shula con Miami si è fermato a 257 in 26 stagioni, ma con campionati più corti (fino al 1980 la regular season era di appena 12 partite).
Diciassettesima giornata: Cleveland - NY Jets 37-20. Dallas - Detroit 20-19. Baltimore - Miami 56-19. Buffalo - New England 27-21. Chicago - Atlanta 37-17. Houston - Tennessee 26-3. Indianapolis - Las Vegas 23-20. Jacksonville - Carolina 26-0. NY Giants - LA Rams 25-26. Philadelphia - Arizona 31-35. Tampa Bay - New Orleans 13-23. Washington - San Francisco 10-27. Seattle - Pittsburgh 23-30. Denver - LA Chargers 16-9. Kansas City - Cincinnati 25-17. Minnesota - Green Bay 10-33
Diciottesima giornata: Baltimore (13-3) - Pittsburgh (9-7). Indianapolis (9-7) - Houston (9-7). Carolina (2-14) - Tampa Bay (8-8). Cincinnati (8-8) - Cleveland (11-5). Detroit (11-5) - Minnesota (7-9). New England (4-12) - NY Jets (6-10). New Orleans (8-8) - Atlanta (7-9). Tennessee (5-11) - Jacksonville (9-7). Arizona (4-12) - Seattle (8-8). Green Bay (8-8) - Chicago (7-9). LA Chargers (5-11) - Kansas City (10-6). Las Vegas (7-9) - Denver (8-8). NY Giants (5-11) - Philadelphia (11-5). San Francisco (12-4) - LA Rams (9-7). Washington (4-12) - Dallas (11-5). Miami (11-5) - Buffalo (10-6)