La finale tutta ticinese non delude le attese, dopo i primi due atti a Cassina d’Agno. E nel weekend lo spettacolo si sposta al Palamondo di Cadempino
I primi due atti della finalissima del campionato di Lna tra Malcantone e Sayaluca disputatisi alla Shark Arena di Cassina d’Agno hanno superato ogni aspettativa. Complice un fondo irregolare soprattutto per le temperature invernali, il pubblico record (quasi 450 persone) non avrà assistito alle partite più belle di questa stagione, ma sicuramente alle più emozionanti. Sabato, gli ospiti del Sayaluca sono partiti a razzo, mentre la tensione dei padroni di casa, per la prima volta in finale, giocava loro un brutto scherzo, sinonimo di 2 a 0 per gli uomini di Roy Bay a opera di Davide Sundermann e Marcel Raggi dopo appena 3 minuti. A ridurre lo scarto ci ha pensato poco dopo il top scorer del Malcantone Franco Briccola. Con il passare dei minuti, i padroni di casa sono entrati in partita anche con la testa e nel secondo tempo sono riusciti a pareggiare, grazie ad Axel Leone. A quel punto le difese si sono strette ulteriormente e le occasioni si sono fatte più rare da ambo le parti. Nel terzo tempo, la squadra di casa ha tentato di chiudere la pendenza entro il sessantesimo, ma due veri e propri miracoli dell’estremo difensore del Sayaluca Stefano Brazzola, hanno trascinato ai supplementari questa prima sfida al cardiopalma.
Mentre il pubblico rischiava il collasso cardiaco, in campo le ticinesi si sono ben contenute, rinviando la decisione ai rigori. Un esercizio che ha sorriso al Sayaluca, che dapprima con un magnifico gesto di Aron Fassora e poi con un polsino implacabile del capitano Marcel Müller ha conquistato il primo punto di questa finale al meglio delle cinque partite. «Dopo il 2 a 0 iniziale pensavamo di dilagare, ma il Malcantone non è arrivato in finale per caso» ammette capitan Müller.
Neppure 20 ore dopo la fine di gara 1, ecco le due migliori squadre del campionato nuovamente sullo stesso campo per gara 2. Galvanizzati dalla vittoria di sabato, i giocatori del Sayaluca hanno dominato il primo tempo, sfruttando in modo ottimale le superiorità numeriche e mostrandosi superiori in tutti i reparti di gioco. I padroni di casa invece sono apparsi contratti per quasi metà partita, il tempo di ritrovarsi sotto di 4 reti, realizzate da Kaufmann, Fassora, Muri e Meli. Una seria ipoteca sulla vittoria finale, che avrebbe potuto pesare moltissimo sull’economia dell’intera serie. E invece, al 32esimo Alessandro Spinetti suonava la carica, imitato poco dopo da Simon Rumo, mentre al 38esimo Axel Leone portava i suoi a -1. Nel periodo conclusivo gli ospiti hanno ricominciato a macinare gioco, costringendo il Malcantone a occuparsi soprattutto di difendere. Ma al 55esimo, un po’ contro l’andamento del gioco, è arrivato il pareggio del Malcantone, grazie alla coppia di attacco Leone-Involti. Una rete che ha fragilizzato il Sayaluca che ha rischiato di capitolare ancor prima del termine dei tempi regolamentari. Ai supplementari la decisione è arrivata dalla paletta del top sniper del Malcantone Franco Briccola, il cui tiro in superiorità numerica ha fatto esplodere la Shark Arena, sinonimo di 5-4 e 1-1 nella serie. Una vittoria in un derby, che mancava da ben 4 anni, ottenuta al termine di un’incredibile rimonta. «Nella pausa tra il primo e il secondo tempo sia io che l’allenatore Schuler ci siamo arrabbiati molto, ricordando ai ragazzi di smettere di pensare agli avversari e concentrarci sul nostro gioco», spiega capitan Hurni.
Nonostante la sconfitta di domenica, il Sayaluca ha comunque in tasca un punto che gli permette di guardare con fiducia alle prossime due sfide al Palamondo di Cadempino, sabato alle 17 e domenica alle 14.30. Ma cosa sarà più importante? Il vantaggio casalingo del Sayaluca o il fatto che il Malcantone si sia finalmente sbloccato in un derby? Non vediamo l’ora di scoprirlo!
Sabato al Palamondo di Cadempino, Sayaluca e Rossemaison hanno dato spettacolo mostrando quanto ci sia di meglio a livello juniores: ritmo elevatissimo, giocate da sogno, presenza alle assi e una panoplia di reti semplicemente favolose. A mettersi in mostra soprattutto i fratelli Foglia e capitan Galli per i luganesi, Gaël Christe e i fratelli Chèvre per i giurassiani. Nonostante la bravura dei portieri Noham Demarta ed Eric Rufer le reti sono fioccate a profusione per il piacere del pubblico e la disperazione degli allenatori, bravissimi pure loro nelle scelte tattiche. Bravi tutti o quasi, però, perché l’arbitraggio non si è neppure avvicinato alla qualità di queste due squadre, fortunatamente molto corrette. La paura di perdere del Sayaluca, ormai con le spalle al muro, si è tramutata in determinazione e voglia di vincere per cercare a tutti i costi di trascinare alla terza e decisiva partita il Rossemaison, che però è sceso in Ticino al gran completo con la chiara intenzione di chiudere il campionato in due partite. Sotto 4-5 dopo 30 minuti i ragazzi di Giovetto e Pozzi hanno dominato il secondo tempo portandosi avanti per 9-8. Sull’11-11 a 8 minuti dal sessantesimo è però venuta fuori la maggior esperienza, freddezza e freschezza degli ospiti, che hanno inchiodato il punteggio finale sul 14 a 11, sinonimo di titolo di campione svizzero. Ecco allora le lacrime tra i giovani luganesi, che hanno però pochissimo da rimproverarsi, meritando appieno il lungo applauso del pubblico di casa: infatti, nelle ultime 5 stagioni il Sayaluca è arrivato ben tre volte in finale, un risultato eccezionale per una squadra ticinese.