Dopo la deludente prova di giovedì in Austria, la nazionale torna in campo domenica a Friborgo contro Cipro nelle pre-qualificazioni a Euro 2025
Dopo la deludente prova di giovedì in Austria (sconfitta 80-64), la nazionale svizzera di basket torna in campo domenica a Friborgo contro Cipro nell’ambito delle pre-qualificazioni a Euro 2025. Visto che i ciprioti sono 79esimi nel ranking Fiba e che hanno subito una sconfitta 81-73 contro l’Irlanda del Nord, 104esima delle gerarchie mondiali, c’è da pensare solo a una vittoria. Contro gli austriaci la Svizzera ha palesato notevoli difficoltà sia in attacco sia in difesa, concedendo sotto le sue plance ben 19 rimbalzi: solo l’insipienza dei lunghi austriaci non ci ha condannato più pesantemente. Poche rotazioni difensive, nulli i tagliafuori pur al cospetto di lunghi non tanto lunghi. Le 16 palle perse sono un altro aspetto negativo, frutto di un controllo del gioco troppo approssimativo, mancando un uomo dello spessore di Kazadi: i vari Fofana, Martin e La Senn sono troppo deboli in campo internazionale, anche in terza fascia.
Occorre quindi che la Svizzera ritrovi un gioco ragionato, che possa avere degli schemi adatti a sfruttare ad esempio Kovac e che abbia una maggior consistenza anche sotto il tabellone avversario: sia Calasan sia Cotture hanno visto pochi palloni, mentre Nzege è stato troppo limitato dagli inutili falli commessi. Il quintettto con Portannese, Kozic, Kovac, Nzege e Cotture è quello che ha dato maggiori sicurezze mentre con gli altri in campo la Svizzera ha subito non poco. Cipro non è certamente una compagine da far paura, sempre però che si giochi di squadra e si sfruttino al meglio le individualità. Soprattutto, sarà una difesa concreta a determinare l’esito della gara, perché se si concedono secondi e terzi tiri, anche l’avversario più debole ne trae vantaggio. A Friborgo la Svizzera ha la possibilità di dimostrare che quella in Austria è stata solo, si fa per dire, una partita storta.