Il Diessbach vince al Palaroller contro un acciaccato Biasca

L’ultima volta che il Diessbach giocò al Palaroller era il 1° giugno 2019, data storica per il Roller Club Biasca che si laureò campione svizzero. Da allora sono cambiate molte cose, ma non l’agonismo tra le due squadre, che hanno dato vita a una partita combattuta senza risparmiarsi. In questa occasione sono stati i bernesi a imporsi, meritatamente, con il risultato di 5-3. Oltre ai noti assenti Saez e Ruggiero si è aggiunto Scanavin infortunatosi a Dornbirn. Davvero troppe le assenze tra i ticinesi, per riuscire a superare questo Diessbach. I biaschesi hanno comunque venduto cara la pelle e, pur faticando molto a rendersi pericolosi, sono riusciti a tenere la partita in bilico, sebbene costantemente costretti a inseguire.

Gli ospiti hanno sbloccato il punteggio al 9’ con Rui Ribeiro, in superiorità numerica, dopo un rigore parato da Figueiredo; rete contestata a lungo per un presunto bastone alto. Al 16’ il Diessbach ha raddoppiato con capitan Kissling, il quale questa volta ha trasformato il rigore. Il Biasca ha avuto il merito di non mollare ed è stato premiato a meno di due minuti dalla pausa, con Rodoni a sfruttare al meglio il tiro dal dischetto siglando il 2-1.

Nella ripresa è stato il solito Kissling a portare l’allungo decisivo, siglando la tripletta personale con le reti del 3-1 e 4-1 tra il 34’ e il 37’; punti che lo portano in vetta alla classifica marcatori. Una mazzata che avrebbe anche potuto lasciar temere una débâcle, ma i padroni di casa non si sono lasciati travolgere, reagendo con un bello spunto personale di Devittori valso il 4-2 a dieci minuti dal termine. Il Diessbach ha poi sfruttato al meglio una superiorità numerica al 45’, ancora con Rui Ribeiro, per andare nuovamente a tre lunghezze e la risposta, meno di un minuto dopo, di Gregorio Boll su punizione fissa il punteggio sul 5-3.

Non c’è tempo però per rimuginare su questa sconfitta: sabato arriverà infatti al Palaroller la capolista Ginevra. Nell’attesa di poter recuperare qualche infortunato, non resta che stringere i denti.