Il presidente del comitato internazionale olimpico ha parlato del ruolo del Cio dopo l'annuncio dello spostamento dei Giochi dal 2020 al 2021
«Ogni giorno il Cio ha dubitato» sulla possibilità di organizzare le Olimpiadi di Tokyo (23 luglio-8 agosto). Lo ha rivelato Thomas Bach, presidente del comitato olimpico internazionale. «Durante gli ultimi 15 mesi, ogni giorno abbiamo avuto dei dubbi. Quando abbiamo annunciato il rinvio di un anno delle Olimpiadi (marzo 2020, ndr), non sapevamo a cosa avrebbe portato tutto ciò. E si è rivelato molto più complesso di quanto immaginassimo. Ogni giorno prendevamo delle decisioni e il giorno dopo dovevamo adattarci a nuove situazioni e tre settimane dopo eravamo costretti ad adattarci ancora una volta».
Secondo Bach, il Cio si è ritrovato in una posizione nella quale «non poteva condividere pubblicamente i suoi dubbi, perché tutti già avevano i loro: gli atleti, il comitato organizzatore, il governo giapponese... E il Cio era in una posizione in cui non poteva mostrarsi dubbioso. Come si sarebbero potuti convincere gli atleti a continuare ad allenarsi, i comitati olimpici, le federazioni internazionali a organizzare eventi, o gli sponsor a continuare il loro sostegno, se il Cio avesse mostrato una mancanza di fiducia?», ha spiegato il presidente Bach.
Arrivato a Tokyo l'8 luglio, Thomas Bach ha anche riconosciuto che le gare, che si terranno a porte chiuse e in un contesto sanitario teso, saranno sicuramente «diverse». Ma ha pure affermato che gli organizzatori stanno lavorando su soluzioni che permettano di portare il suono negli stadi per riempire il vuoto delle tribune. «Abbiamo intenzione di creare qualcosa di immersivo, con un sistema audio che sarà utilizzato negli stadi. Useremo i suoni di precedenti eventi olimpici e li trasmetteremo a Tokyo durante le stesse competizioni», ha sottolineato.
Ha anche spiegato che nei luoghi delle competizioni saranno allestiti schermi dove i fan appariranno virtualmente e faranno il tifo per le loro squadre.
Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, i Giochi si terranno a porte chiuse. Il governo giapponese ha dichiarato un nuovo stato di emergenza sanitaria dal 12 luglio al 22 agosto, anche nella Grande Tokyo, per combattere un recente aumento dei casi di Covid-19.