BASKET

Una stagione a singhiozzo tra rinvii e perle tutte svizzere

Classifica illeggibile tra gli uomini ma pure tra le donne, con l'Aarau primo nonostante abbia sempre perso. E in B due squadre hanno lo stesso coach...

Per il Lugano domani a Ginevra sarà la terza partita in otto giorni (Ti-Press/F.Agosta)
10 novembre 2020
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Avremmo dovuto essere alla quinta di campionato e invece abbiamo quattro squadre che hanno giocato quattro incontri, due con tre  (le capolista Spinelli e Ginevra), poi c'è il Lugano con due e, infine, Nyon e Monthey con una.

Domenica c’è stato il big match fra Lions e Olympic, finito 70.63. Un dato curioso è il 25/30 dei padroni di casa nei tiri liberi al cospetto del 7/10 dei burgundi: andare il triplo delle volte in lunetta non è male, e chiudere con l’84% neanche. Da quanto si è visto, uno dei fattori è la scarsa condizione psicofisica degli atleti portati a fare banali errori. Strano pure che le cifre non siano rovesciate, visto e considerato come la molta fisicità (eufemismo) dei ginevrini è proverbiale, e spesso oltre il lecito, ma il risultato non è stato certamente inficiato dal trio arbitrale. Sta di fatto che trovare l’Olympic con due sconfitte dopo 4 gare non rientra nella norma, sempre che ci possa essere qualcosa di normale in questo inizio di stagione. Al punto che sono in molti a chiedersi se ha senso che si continui. Da parte nostra crediamo sia fondamentale continuare, con tutte le misure del caso, perché altrimenti non avremo più un futuro sostenibile per molte società. Non sono sicuramente gli introiti delle partite a fare la differenza, quanto gli investimenti che gli sponsor fanno per vedere un po' di loro almeno in streaming. Cosa farà la Confederazione a sostegno del basket non è dato a sapere, per cui per ora va bene così.

Una curiosità tutta svizzera, immaginiamo: come sapete, qualche scienziato ha pensato bene di reintrodurre l’assegnazione di un punto a chi perde, già dalla scorsa stagione. Ne consegue che la classifica gioca brutti scherzi: in A femminile, la neopromossa Aarau, che ha giocato sinora tutte e sette le partite in calendario, si trova al comando con 7 punti, davanti a Winterthur e Elfic che sono a quota 6, avendone vinte 3 su 3. La domanda è: dovesse finire ora la stagione, il titolo verrebbe assegnato alle argoviesi? Ovviamente scherziamo, ma magari si potrebbe fare come fanno ovunque o quasi: zero se si perde e bando alla confusione. Un'altra perla tutta elvetica? Olten e Baden, che militano nel gruppo Est di B, hanno lo stesso allenatore, Danijel Brankovic. Siamo in attesa di vedere il 22 novembre, quando le due squadre si affronteranno, il saltare da una panchina all’altra del buon Danijel durante i timeout. E per fortuna che la pandemia non permette alle due squadre di avere uno spogliatoio unico per semplificare le cose. Quando si parla di serietà nel nostro basket e di crescita.... che dire?

Le Tigri in marcia verso Ginevra

Intanto, domani a Ginevra i Tigers giocano la loro terza partita in 8 giorni, frutto dei continui rinvii delle gare in questo tribolato inizio di stagione. Una trasferta che arriva dopo la sconfitta casalinga patita contro il Neuchatel e che non lascia molte speranze ai bianconeri, visto che Ginevra ha battuto domenica l’Olympic. Ma proprio per il fatto che Steinmann e compagni non abbiano nulla da perdere, può succedere di tutto. Anche perché i Lions non è che abbiano fatto stravedere e poi, con allenamenti e partite a singhiozzo, anche le differenze sul campo si limano da sole. Cabibbo era parzialmente soddisfatto dalla crescita dei suoi, anche se di allenamenti al com pleto non è che siano in abbondanza. Ma, vista anche la carenza di fisicità, derivata in parte dalla scarsa condizione fisica di Aw, occorrerà metter mano a grinta e determinazione sotto le plance per non farsi sopraffare dai ginevrini. Anche Minnie deve capre il nostro basket e cosa il Lugano ha bisogno da lui: punti, certamente, ma anche difesa e rimbalzi, altrimenti diventa un giocatore inutile. Il rientro di Stevanovic è già una buona notizia in sé, ma bisogna considerare che la sua condizione fisicica e il ritmo gara certamente non saranno al meglio, visto che sarà al debutto stagionale: ma lui è un lottatore e sarà utile in ogni parte del campo. Un altro che deve capire che il nostro basket non è il luna park è Jackson, dal quale ci si attende un atteggiamento più dinamico e qualche punto in più. Non è da Ginevra che ci si aspettano punti ma il nostro basket ci ha già riservato molte sorprese e, in questo disastrato inizio di stagione, possono essere anche sopra la media.