Il governo ungherese non concede il nullaosta per le prime tre frazioni in terra magiara. La corsa rosa sempre più a rischio
Il Giro d'Italia non partirà dall'Ungheria il prossimo 9 maggio. Il governo di Budapest, infatti, non ha dato il nullaosta alla tre giorni magiara della corsa rosa con il prologo nella capitale e due tappe in linea. «L'Ungheria non potrà organizzare le prime tre tappe del Giro d'Italia», ha reso noto sulla sua pagina Facebook Mariusz Revesz, delegato all'organizzazione in seno al governo magiaro. Revesz precisa di avere informato gli omologhi italiani. «L'obiettivo è di far partire la corsa rosa dall'Ungheria nel corso dei prossimi anni», ha precisato. La partenza da Budapest rappresentava un grande evento per l'Ungheria, mai toccata fino a questo momento da una grande corsa a tappe.
Per il Giro, quella magiara doveva essere la 14ª partenza dall'estero. Lo scorso anno la corsa era scattata con una tre giorni in Israele.
A questo punto si attendono le reazione della Rcs, l'organizzazione del Giro che dovrà decidere se annullare la corsa, se trovare in tutta fretta una nuova sede di partenza o se, più semplicemente, rinunciare alle prime tre frazioni e ripartire direttamente da quello che sarebbe stato il rientro in territorio italiano con la quarta tappa in partenza da Monreale con destinazione Agrigento.