Dopo l'impressionante falò in Spagna, nel mese di marzo, in Austria prende fuoco il mezzo del finlandese Niki Tuuli. Fortunatamente senza conseguenze
Non c'è pace per la MotoE. Dopo l'impressionante rogo di Jerez, in cui nel mese di marzo avevano preso fuoco addirittura tutte e diciotto le motociclette elettriche impiegate nel Mondiale, riunite nel paddock in vista dei test sul tracciato iberico, teatro a maggio della prima gara ufficiale, stavolta a bruciare è il mezzo del finlandese Niki Tuuli. Fortunatamente senza conseguenze, l'incidente si è verificato nel pomeriggio nei box del circuito di Spielberg, e – un po' com'era avvenuto in Spagna – il problema sarebbe da imputare a un caricatore.
Per il momento, tuttavia, non si hanno moltissime informazioni. «È stata aperta un'indagine sul caso» spiegano gli organizzatori, sottolineando però che al momento del rogo le batterie erano in fase di carica. «L'incendio è stato immediatamente spento dai pompieri in maniera assolutamente sicura» specificano i responsabili, aggiungendo che «lo svolgimento della prova di MotoE (in programma nel weekend sul tracciato austriaco, a margine di quella del Motomondiale) si svolgerà come previsto».