La prima delle tre tappe decisive è stata vinta dal colombiano che rientra in classifica. Sul Galibier attacco di Bernal che guadagna 32” sulla maglia gialla
Un giorno in meno a Parigi. Julian Alaphilippe ha superato anche l'esame della prima giornata alpina ed ha mantenuto la maglia gialla nel giorno in cui Nairo Quintana risorge e si impone in solitaria, rientrando nel contempo nella lotta per il podio. L'arrivo di Valloire, dopo Col de Vars, Col d'Izoard e Col du Galibier non ha modificato in maniera sostanziale la classifica. Anche se la prima delle tre frazioni alpine si trascinerà dietro non poche polemiche in casa Ineos. Infatti, a circa 3 km dalla vetta del Galibier ha piazzato il suo attacco Egan Bernal e in poche pedalate ha guadagnato una trentina di secondi di vantaggio. Alle sue spalle il gruppo della maglia gialla sembrava non voler reagire e così il fuoco alle poveri l'ha dato proprio Geraint Thomas, compagno di squadra di Bernal. La sparata del gallese ha permesso al gruppetto di aprire il gas: Thomas è stato raggiunto poco dopo dal contrattacco di Pinot e Alaphilippe ha pagato, cedendo in cima al Galibier una trentina di secondi su Pinot e Thomas. Un distacco che la maglia gialla si è divorato in appena tre chilometri di discesa, mettendo a frutto la sua straordinaria abilità quando la strada punta all'ingiù. Alla fine, il grande sforzo prodotto da Bernal si è concretizzato in un guadagno di 23” rispetto agli altri leader ed è probabile che stasera in casa Ineos possano volare parole grosse. L'azione di Thomas, infatti, ha tolto al compagno di squadra circa una trentina di secondi di vantaggio. Certo il colombiano ha comunque scavalcato il britannico, issandosi al secondo posto, ma a questo punto il suo ritardo nei confronti di Alaphilippe sarebbe potuto essere di un solo minuto.
Detto di quanto successo tra i big della corsa, con Alaphilippe che è il vero vincitore della prima giornata alpina, va assolutamente segnalata anche l'operazione portata a termine da Nairo Quintana. Partito dopo una cinquantina di chilometri con un gruppo di una trentina di fuggitivi (tra i quali anche Bardet che alla fine è andato a vestire la maglia a pois), ridottosi della metà dopo il superamento dell'Izoard, a 7,5 km dallo scollinamento del Galibier ha piazzato uno scatto bruciante, staccandosi da ruota Woods, Lutsenko, Bardet e Caruso, gli ultimi superstiti della fuga iniziale. Dopo un momento di esitazione Bardet ha deciso di contrattaccare, ma il buco era ormai fatto e sul Galibier il colombiano è passato con 1'45” sul francese. Sul traguardo di Valloire Quintana ha conservato 5'18” di vantaggio sulla maglia gialla, ai quali vanno aggiunti i 10” di abbuono per la vittoria e gli 8” di abbuono per essere transitato per primo sul Galibier (colle hors catégorie sopra i 2'000 metri). In classifica guadagna soltanto due posizioni (è settimo), ma riduce sensibilmente il distacco e lo porta a 3'54” da Alaphilippe, 2'24” dal connazionale Bernal e, soprattutto, scavalca il compagno di squadra Landa. Anche in casa Movistar forse ci saranno alcune spiegazioni da dare. Infatti, con Quintana in fuga e un vantaggio di circa 8', la squadra ha iniziato un forcing nel gruppo principale che sembrava dover preludere a uno scatto di Landa sull'Izoard. Invece, il basco non è scattato e il vantaggio di Quintana si è ridotto di un paio di minuti. Morale della favola, in classifica generale il colombiano si sarebbe potuto trovare a un paio di minuti da Alaphilippe se solo la tattica all'interno della Movistar fosse stata più chiara.
Al termine del Tour de France mancano ancora due tappe molto dure. Domani la corsa andrà da Saint-Jean-de-Maurienne a Tignes, con un arrivo in salita che potrebbe mettere in difficoltà Alaphilippe (si scollineranno soprattutto Iseran e la salita finale di Tignes): sabato ultime difficoltà con la Albertville - Val Thorens,con in particolare il Cormet de Roseland e l'infinita (33 km) salita della Val Thorens. Alla luce di quanto visto oggi, Alaphilippe, Pinot, Thomas, Bernal, Kruijswijk, Quintana e Landa sono ancora in grado di puntare alla vittoria.