La bernese terza in finale ai Mondiali indoor di Birmingham: 7''05, nuovo record svizzero. Ajla Del Ponte, invece, fuori in semifinale
In semifinale fa corsa a sé, apparentemente senza neppure forzare, con il tempo di 7''10. Poi, in finale dei 60 m ai Mondiali indoor di Birmingham, Mujinga Kambundji è semplicemente strepitosa, e diventa la prima atleta rossocrociata a mettersi al collo una medaglia nello sprint ai campionati del mondo. Il suo crono: 7''05, cioè lo stesso dell'ivoriana Marie-Josée Ta'lou, che però le rimane davanti per 5 miseri millesimi. Per la venticinquenne bernese, naturalmente, si tratta pure del nuovo record nazionale, quindici giorni dopo averlo già migliorato a Macolin. Il titolo, senza sorpresa, va a un'altra ragazza della Costa d'Avorio, quella Murielle Ahouré che, dopo aver realizzato il miglior crono della stagione in semifinale (7''01), lo migliora ulteriormente in finale (addirittura 6''97!).
Nulla da fare, invece, per Ajla Del Ponte: la ticinese ha nettamente mancato l'accesso alla gara che assegnerà le medaglie, fermando i cronometri su un 7''40 che è lontano dal suo personale di 7''24.
Da segnalare che il venerdì inglese porta invece sfortuna a un'altra atleta rossocrociata. La vodese Lea Sprunger, infatti, viene squalificata nella semifinale dei 400 m, nonostante si fosse garantita il secondo tempo della sua batteria (in 51''71), per aver toccato leggermente con il piede la corsia dell'atleta che le correva accanto.