Ma anche la storia di tre ragazzi onduregni a Giornico che rischiano il foglio di via, il libro di un ex direttore delle Medie e la situazione dell’Acb
Nell’edizione odierna trovano spazio le umane preoccupazioni per la sfacciataggine dei lupi: vi sono stati ripetuti avvistamenti nelle vicinanze degli abitati di Brè sopra Locarno e della Valle Onsernone e i residenti cominciano a preoccuparsi. Nessuna predazione segnalata, ma le prospettive inquietano anche le autorità.
Spostiamoci in Leventina, a Giornico, per raccontare la storia di tre nipoti onduregni che rischiano di dover lasciare la Svizzera. Per loro è stato invocato il ‘caso di rigore’. I nonni loro curatori hanno inoltrato la richiesta attraverso il Sos insistendo sulla pericolosità del Paese d’origine, che hanno lasciato ormai 8 anni fa, e sulla buona integrazione in Ticino.
Ancora nelle pagine del Locarnese, dove un ampio articolo è dedicato alla pubblicazione di un libro del tutto particolare. È l’‘esercizio di memoria’ di Bixio Mainardi, ex direttore delle Medie di Losone che ha raccolto 17 anni di segnalazioni alle famiglie (e altre amenità scolastiche). Tanti sono stati i bravi alunni che ha incontrato, ma ci sono stati anche quelli che hanno meritato una segnalazione alla famiglia, che sempre iniziava con “vostro figlio purtroppo...”. Ed è appunto questo il titolo del volume.
Fa il punto sulla situazione che sta vivendo l’Acb Giorgia Mossi nelle pagine di sport. Il titolo del suo articolo: “Errare è umano, perseverare diabolico”. L’Associazione calcio naviga (di nuovo) nei bassifondi della classifica e l’ultima penalizzazione di tre punti comminata dalla Commissione disciplinare proprio non ci voleva...
Infine un accenno al commento, che porta la firma di Roberto Scarcella, e che analizza la recente scelta di assegnare la carica di primo ministro della Francia a François Bayrou: “Amico di Macron, della sinistra e perfino di Le Pen (insomma, di tutti e quindi solo di sé stesso), deve riuscire nel miracolo di sbloccare lo stallo alla francese, rimanendo politicamente in vita e salvando la poltrona presidenziale di Macron, la cui popolarità è ai minimi”.