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Di letteratura, di favole e di storie d'avidità

Nell'edizione di oggi parliamo della coesione delle lingue svizzere, delle predazioni del lupo e del drago di Casvegno

3 settembre 2024
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Tra le diverse realtà linguistiche elvetiche c'è coesione o coesistenza? E in che modo la letteratura svizzera può fungere da mezzo di interazione tra le lingue nazionali? Nell'edizione di oggi, la lucida analisi di Renato Martinoni.

Rimanendo in tema di letteratura, nel commento di Davide Martinoni si menzionano Heidi, Cappuccetto rosso e lupi cattivi. Non stiamo parlando di favole però, ma della parossistica situazione dovuta alle predazioni del lupo in Vallemaggia.

Dal lupo cattivo passiamo al drago, più precisamente a quello adottato dal Quartiere di Casvegno a Mendrisio, e che fa sentire la sua presenza nell’anno del cinquantesimo del Club ’74 e della tradizionale Festa campestre.

E dalle favole passiamo a storie tristemente reali, come quella volta in cui l'avidità spinse un alto dirigente del paralimpismo spagnolo a schierare atleti normodotati nel torneo di basket riservato a giocatori con deficit intellettivo.

Infine, in uno studio dell'Università di Berna, in Svizzera l'educazione superiore sembra essere appannaggio delle famiglie privilegiate. È possibile cambiare questa tendenza?

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