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Per il PoLuMe il futuro si fa incerto

Dopo la bocciatura alle urne del potenziamento autostradale a livello cantonale e in tutti i Comuni toccati, mezzo passo indietro dell’Ustra

20 dicembre 2024
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L’Ufficio federale delle strade (Ustra) fa un mezzo passo indietro sul progetto di potenziamento autostradale fra Lugano e Mendrisio. “Fintanto che non ci saranno i necessari chiarimenti politici, la continuazione del PoLuMe resta quantomeno incerta”. Testuali parole di Ustra rivolte ai Comuni interessati dal disegno tanto atteso quanto criticato. Una decisione che segue il risultato della votazione popolare del 24 novembre che ha sonoramente bocciato il potenziamento autostradale a livello cantonale e in tutti i Comuni toccati, da nord a sud.

La proposta del deputato liberale radicale Paolo Ortelli sui tavoli della commissione ‘Costituzione e leggi’ del Gran Consiglio è di quelle che fanno e faranno discutere: chiede, infatti, di inserire nell’articolo 58 della Costituzione cantonale il capoverso “Le liste che non raggiungono il 4% del totale dei voti validi non partecipano alla ripartizione”. Poche parole, ma dirompenti se la proposta dovesse ottenere luce verde in ultima istanza dal popolo.

È sostanzialmente un ‘do ut des’ quello proposto dal consigliere nazionale Udc Piero Marchesi in una mozione a Berna. Il tema è la richiesta, da parte del governo italiano, dei dati dei lavoratori frontalieri per attuare la tassa sulla salute: richiesta che Marchesi chiede al Consiglio federale di subordinare alla conclusione di un accordo che garantisca agli istituti finanziari svizzeri un accesso equo e pieno al mercato finanziario italiano.

Si fa difficile la convivenza a Castel San Pietro fra gli abitanti del quartiere Gorla e la raffineria di metalli preziosi. Dopo le frizioni del 2006, i rapporti sembrano essersi raffreddati di nuovo, complici puzze, rumori e traffico.

Infine, Sebastiano Storelli firma il commento che analizza la cavalcata calcistica del Lugano di Croci-Torti.

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