Oggi su ‘laRegione’ si parla anche di strategia dell'esercito, di un progetto pilota con al centro i losonesi e dei 20 anni della morte di George Plimpton
A Lugano la rete reggerà con l’arrivo di veicoli energivori come bus e battelli elettrici? Le Ail si dicono pronte e non temono le grandi potenze. Tuttavia, intendono spalmare sempre più la richiesta di corrente delle economie domestiche nelle diverse fasce orarie.
Parlando di strategie future, quella dell'esercito va nella giusta direzione, anche per il Ticino. Ad affermarlo al nostro quotidiano è Manuel Rigozzi, presidente della Società ticinese degli ufficiali che quindi sostiene le priorità strategiche presentate recentemente dal Comandante di corpo Thomas Süssli che prevedono investimenti pari a 13 miliardi di franchi: ‘Meglio investire nella sicurezza che dipendere da altri’.
A Losone, invece, una quarantina di cittadini hanno preso parte al laboratorio previsto nell’ambito del progetto pilota ‘Bilancio partecipato della qualità di vita residenziale’. Si tratta un’iniziativa – promossa dal Municipio oltre che dal Cantone – che mira, attraverso la collaborazione tra autorità, cittadini e realtà (aziende) locali a coinvolgere maggiormente queste due ultime categorie nella politica comunale.
Vent’anni fa moriva George Plimpton, l’editore e cronista americano che, più di ogni altro, praticò con successo il cosiddetto giornalismo partecipativo. Il ricordo e la sua storia in un ampio articolo firmato da Stefano Marelli.
Non da ultimo Aldo Sofia nel suo commento definisce "vergognosa" la tassa presentata da Giorgia Meloni in materia di immigrazione: 4’930 euro che i rifugiati possono versare allo Stato per non finire nei centri di raccolta. Ma solo da parte di rifugiati in arrivo da nazioni che Roma considera ‘sicure’ e rispettose dei diritti umani (quindi profughi economici). Un autentico “pizzo di Stato”.