Oggi parliamo dei ragazzi di Locarno a sostegno della rivolta in Iran, di Andrea Giudici candidato per l’Udc e della fenomenologia di Armando Ceroni
La terza corsia dinamica del controverso progetto PoLuMe ci sarà da Mendrisio fino a Lugano nord. La conferma arriva dalla Commissione regionale dei trasporti del Luganese che, assieme al Dipartimento del territorio, aveva formulato la richiesta all’Ufficio federale delle strade di prolungare PoLuMe dalla galleria autostradale di Gentilino all’uscita-entrata di Lugano Nord.
Dalle strade del Sottoceneri passiamo al Sopraceneri per parlare di diritti. "Donna, vita, libertà" è lo slogan che è stato coniato dopo le proteste sfociate in Iran. Ma i simboli della rivolta non sono solo verbali. Infatti numerose attiviste hanno iniziato a tagliarsi una ciocca (o l’intera coda) di capelli per protestare contro il regime iraniano e le dure leggi che impongono il velo nel Paese. Tre 18enni che frequentano il Liceo Papio di Locarno hanno deciso di compiere un gesto simbolico a sostegno delle donne iraniane che lottano per i propri diritti.
Con l’edizione odierna del giornale annunciamo anche il ritorno in pista di Andrea Giudici per il Gran Consiglio. Già deputato Plr dal 2003 al 2019, ora si butta in una nuova sfida, poiché si candida... per l’Udc.
Passiamo ora allo sport. Fra metafore, immagini, neologismi e modi di dire, il giornalista Armando Ceroni tramanda ai posteri un modo di fare giornalismo sportivo singolare e (forse) sottovalutato. Nella nostra rubrica ‘I Mondiali dal divano’ un commento che parla della ‘fenomenologia’ di un telecronista.