Su LaRegione oggi: le scelte vaccinali dei Consiglieri di Stato; Andrea Censi difende il diritto di fischiare; una cultura sessista al Sic
"Scusi, lei è vaccinato?": una domanda su cui, in questo caso, per i Consiglieri di Stato non c'è unanimità. C'è chi ha scelto di vaccinarsi, chi ci sta pensando, e chi proprio non ne vuole parlare.
E non c'è del tutto unanimità neanche fra gli (ex) alleati nella corsa al Municipio di Lugano, Lega e Udc: al roboante comunicato con cui l'Udc paventava una deriva anarchica sul Ceresio in seguito ai fischi il 1° di agosto in piazza Riforma, risponde Andrea Censi difendendo il diritto dei cittadini a protestare. Anche fischiando.
Un rapporto interno "catastrofico" (così lo definisce la consigliera federale Viola Amherd) denuncia un clima sessista all'interno del Sic, il Servizio delle attività informative della Confederazione. Ma non di molestie si tratterebbe, ma di atteggiamenti "dottorali" dei capi uomini sulle funzionarie, anche se più competenti.
La Commissione di ricorso della magistratura respinge le contestazioni dei cinque procuratori pubblici, la cui candidatura a un nuovo mandato decennale era stata bocciata dal Consiglio della magistratura con preavvisi insolitamente duri nei toni e nei contenuti, ma non risparmia bacchettate al suddetto CdM.