I dati provengono da uno studio effettuato su 25mila bambini in Svezia. ‘Sono necessarie misure mirate’
Durante la pandemia l‘obesità e l’eccessivo aumento di peso hanno colpito anche bimbi molto piccoli di 3 e 4 anni, con picchi di sovrappeso di oltre il 12% in coloro che vivevano in condizioni più svantaggiate. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista ’European Journal of Public Health’, basato su 25’049 bambini sottoposti a regolari controlli sanitari. Precedenti studi sul tema obesità e pandemia si sono concentrati su bambini in età scolare. I ricercatori dell’Università di Göteborg, invece, in questo caso, hanno puntato l’attenzione a quelli di età compresa tra 3 e 5 anni.
Comparando i dati con il pre Covid, è emerso come tra le bimbe di 3 anni, la percentuale di obesità è passata dal 2,8% al 3,9% durante la pandemia. Per i bimbi di 3 anni è aumentata dal 2,4 al 2,6%. Tra i bambini di 4 anni, il sovrappeso è passato dall’11,1 al 12,8% delle femmine, mentre il sottopeso è sceso dal 2,0 all’1,4% nei maschi. Il gruppo di bambini di 5 anni non ha mostrato grandi cambiamenti. L’aumento dell’indice di massa corporea era più evidente in chi viveva nelle aree più svantaggiate, dove la percentuale di bambini e bambine di 3 e 4 anni in sovrappeso è passata dal 9,5 al 12,4 e quelli con obesità dal 2,5 al 4,4%.
"Sebbene la Svezia non abbia avuto un blocco come molti altri Paesi durante la pandemia, l’incidenza di sovrappeso e obesità è aumentata nei bambini di tre e quattro anni, e anche a un’età così giovane le differenze socioeconomiche sono evidenti", osserva Anton Holmgren, autore corrispondente dello studio, pediatra presso l’ospedale Halland di Halmstad e ricercatore presso l’Università di Göteborg. "Lo studio – conclude – evidenzia la necessità di ulteriori sforzi e interventi, soprattutto nelle aree di basso status socioeconomico".