Curiosità

Londra, Lupin è donna: rubati diamanti per 5 milioni di euro

Con grande abilità, una 55enne li ha sottratti a una gioielleria di lusso nel pieno centro della capitale scambiandoli con alcuni sassolini.

'...are a girl's best friend'
21 luglio 2021
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Londra - Con grande abilità, una signora rumena è riuscita a rubare dei diamanti dal valore di quasi 5 milioni di euro da una gioielleria di lusso nel pieno centro di Londra scambiandoli con alcuni sassolini. I dettagli della clamorosa rapina, avvenuta il 10 marzo del 2016, sono emersi al processo che si è aperto in questi giorni: la donna, 55enne all'epoca dei fatti, si era presentata alla prestigiosa gioielleria di Boodles, a Mayfair, spacciandosi per un’esperta di gemme preziose; con il falso nome di Anna era riuscita a farsi assumere come consulente da diversi imprenditori russi che cercavano di acquistare gioielli da Boodles e con queste credenziali si era fatta ricevere dal direttore, dichiarando di avere ricevuto l'incarico di esaminare e valutare diversi diamanti; la donna aveva quindi avuto accesso al caveau dove le venivano sottoposti 7 diamanti, tra cui uno del valore di oltre 2,5 milioni di euro.

La donna, è stato raccontato in tribunale, aveva esaminato e pesato i diamanti prima di avvolgerli individualmente in carta velina pretagliata e metterli all’interno di scatole opache, inserite poi a loro volta in una borsa con cerniera, poi chiusa con un lucchetto; approfittando di un momento di distrazione del direttore, chiamato da un sedicente uomo d’affari russo, in pochissimi secondi la donna aveva sostituito la borsa contenente i diamanti con un’altra, identica, dove invece stavano 7 sassolini; quindi aveva salutato e si era allontanata dalla gioielleria, fuggendo poi in Francia con l’aiuto di due complici su di un’auto a noleggio.

Dopo oltre quattro anni di latitanza, Lupin in gonnella è stata arrestata in Francia dove ha la residenza a settembre ed è stata poi estradata nel Regno Unito il 3 dicembre. Due suoi complici hanno confessato e sono già stati condannati per associazione a delinquere finalizzata al furto. La donna è accusata di far parte di un’organizzazione criminale internazionale specializzata nella ricettazione, ma lei nega tutto. Secondo il pubblico ministero Philip Stott, invece, “la cospirazione in cui si presume abbia avuto parte integrante e centrale è stata una delle più alte possibili in termini di raffinatezza, pianificazione, rischio e retribuzione”. Il processo continua.