La donna ha dovuto pagare una sanzione di 3’800 euro. E il Centro dei consumatori scrive all’Agenzia delle dogane per chiedere una deroga
Una donna ucraina, in fuga dalle zone di guerra, è stata sanzionata al confine italo-svizzero di Ponte Chiasso mentre dall’Italia si apprestava a entrare in Svizzera, perché non aveva dichiarato di avere con sé i suoi risparmi, circa 35mila euro in contanti, cifra che supera la soglia massima di 10mila euro, sotto la quale si può omettere la dichiarazione.
I funzionari doganali le hanno comminato una sanzione da 3’800 euro, che la donna ha saldato immediatamente per evitare conseguenze più pesanti.
Il caso risale al 23 marzo ed è stato segnalato dal Centro europeo consumatori Italia, secondo cui la donna ucraina era diretta in Germania, dove avrebbe trovato ospitalità presso una connazionale.
In una lettera inviata all’Agenzia delle dogane e al Ministero dell’Economia segnalando questo caso, il Centro consumatori afferma che la donna «non ha dichiarato i soldi all’ingresso in Italia, poiché non sapeva di doverli dichiarare, non conoscendo la normativa europea e italiana vigente in materia e soprattutto perché, come tanti altri, è arrivata qui in condizioni di grande emergenza». Per questo, non contestando la legittimità dell’accertamento fatto in dogana, il Centro consumatori chiede un provvedimento in deroga per gli ucraini «per bilanciare l’esigenza di lotta ai fenomeni di riciclaggio con il dramma dei rifugiati».