Renault Rafale, sportiva in famiglia

Profilo sinuoso e dinamico per il nuovo crossover Rafale, contraddistinto da un design spiccatamente coupé dai tratti suggestivi e “importanti”. Capace di attirare parecchi sguardi curiosi. Sul modello Renault, che proviamo in versione ibrida con ricco allestimento Esprit Alpine, i tratti stilistici cari alla Casa trovano supporto dal frontale deciso con cofano motore impreziosito da nervature longitudinali ai lati, dalla linea di cintura rialzata con passo piuttosto generoso – 2,74 m, a fronte dei 4,71 metri di ingombro longitudinale – e, naturalmente, dall’irrinunciabile coda compatta con lunotto fortemente inclinato.

Cinque posti in un ambiente moderno e piacevole sottolineano con pari riguardo lo stile di casa, insieme ad uno spazio generoso per tutti gli occupanti. Si fanno ben apprezzare le stesse scelte in merito di materiali e finiture, per un colpo d’occhio appagante alla vista così come al tatto. La plancia ha uno sviluppo verticale e presenta un grande schermo centrale da 12 pollici, posizionato verticalmente nonché leggermente orientato verso il conducente. Il sistema, di ultima generazione, adotta un display ad alta definizione ed altamente reattivo, “animato” dal solido sistema operativo Android Automotive: questa scelta porta tra l’altro in dote numerose delle principali applicazioni conosciute sugli smartphone, incluse mappe satellitari, assistente vocale, Play Store per scaricare diverse applicazioni.

La climatizzazione separata conserva comandi direttamente accessibili nella zona inferiore del display, insieme ad una batteria di tasti fisici dedicati, restando così accessibile con immediatezza. Particolare, inoltre, il maniglione sul largo tunnel centrale: non comanda il cambio, ma serve da comodo appoggio di stabilizzazione per gestire i comandi a schermo. La stessa strumentazione è affidata a un display ampiamente configurabile. Altrettanto soddisfacente la posizione di guida, con volante dal diametro compatto e sedile ampio e ben configurabile. Dietro ci si accomoda altrettanto agevolmente e la stessa accessibilità è valida anche per persone di statura elevata, nonostante il disegno del tetto più curvato verso la coda. In questa zona spicca la generosa libertà di movimento per le gambe, grazie all’ampia distanza dagli schienali anteriori, mentre le sedute garantiscono panoramicità. Bel colpo d’occhio e fonte di luce, poi, il tetto panoramico in vetro (di serie), schermabile elettronicamente con opacità crescente. Il disegno coupé della Rafale non pregiudica, infine, la sostanziosa capacità di carico, assicurata da un vano ben attrezzato – completo di doppiofondo – dalla cubatura standard più che soddisfacente (532 litri); giusto la soglia di accesso rimane un po’ rialzata rispetto al piano di appoggio.

Cuore della meccanica E-Tech Hybrid dell’auto in esame è il collaudato schema ibrido “full” di Renault, che combina con buona efficacia le due fonti di spinta per offrire prestazioni vivaci con solida economia di esercizio: ci accontenta della sola trazione anteriore, ma nella nostra media reale siamo sempre stati attorno a 6 l/100 km. L’unità a benzina è affidata al piccolo ma vivace 1.2 Turbo a tre cilindri da 130 cv, mentre il motore elettrico è da 50 cv; la batteria al litio è da 2 kW e consente di mettersi in movimento e di spostarsi nel traffico facendo largamente prevalere la propulsione unicamente a corrente, prima di chiamare in causa la combinazione delle due fonti di spinta. Particolare la trasmissione automatica, con due rapporti per la parte elettrica e quattro per quella a benzina: nella guida quotidiana il funzionamento è dolce e impercettibile, mentre cercando un po’ di sportività si possono notare talvolta alcuni lievi “strappetti” nella gestione della spinta, oltre alla mancanza di più marce intermedie ravvicinate.

In effetti la Rafale è brillante ma non pensata per la sportività spinta, anche se la presenza di serie della sterzata integrale conferisce al crossover francese quella particolare agilità e reattività nei cambi di direzione che spinge certamente ad un certo brio di conduzione. Che la vettura accetta comunque di buon grado: è ottimamente “piantata” al suolo sviluppando parecchia aderenza, si sposta in punta di dita lungo la traiettoria e mette in campo movimenti limitati del corpo vettura. Anche grazie alle sospensioni con taratura piuttosto “ferma” e alle generose coperture 245/45; il comfort di assorbimento è nel complesso valido, ma le asperità isolate vengono trasmesse più direttamente nell’abitacolo. Ottima invece l’insonorizzazione, a tutte le andature, con il rombo dell’1.2 Turbo piuttosto ben isolato anche quando se ne sfrutta appieno la spinta. Situazione peraltro non così frequente, dato che nell’insieme la Rafale così equipaggiata mette in campo scatti e riprese di buona caratura anche senza dover affondare in pieno l’acceleratore.

Scheda tecnica