La sportività di alto livello data dalla ‘virtualizzazione’ della meccanica termica non ne pregiudica l’uso quotidiano e famigliare
Dopo averne saggiato le qualità dinamiche e le innovazioni tecniche in occasione di una approfondita prova su circuito, è giunto il momento di mettersi al volante della sorprendente Hyundai Ioniq 5 N per un test su strada nelle condizioni d’uso di tutti i giorni. C’era in effetti una certa aspettativa nel ritrovare – e riprovare – sul campo quotidiano non soltanto le notevoli prestazioni, ma in special misura l’esperienza al volante quanto più simile a quella offerta da meccanica e trasmissione convenzionali. Con la conferma che la vettura punta effettivamente ad una posizione che si potrebbe definire a cavallo di due mondi: è ben grintosa nell’impostazione ma resta docile, silenziosa e confortevole come ogni altra elettrica di ultima generazione costruita con cura; allo stesso tempo, riesce – volendo – nell’intento di simulare con realismo quasi perfetto la resa dinamica di una sportiva con cambio “sequenziale” e quattro cilindri turbo a benzina dalla resa ben “appuntita”.
Si potrebbe pensare ad un esercizio tecnico di alta scuola ma forse un po’ fine a sé stesso. In realtà, specie su strada, queste due anime della Ioniq 5 N sono tuttavia intercambiabili e miscelabili tra loro, dando origine ad un ventaglio di esperienze e sensazioni che al momento non ha eguali nel panorama automobilistico mondiale. Come lei non c’è nessun’altra, ed è per questo che era e resta un riferimento. Ad esempio, si può viaggiare in modalità normale, o confortevole, tenendo però attiva la simulazione della meccanica a benzina e agendo manualmente sul cambio o lasciando fare al programma di gestione, godendosi “borbottio” e colpetti di spinta delle cambiate anche a bassa andatura. O, all’opposto, ci si può inebriare nelle prestazioni di scatto, ripresa e tenuta di strada con i programmi di marcia più sportivi, godendosi però soltanto il silenzio di bordo, la spinta senza interruzioni – la trasmissione di suo è a rapporto unico – e il fruscio degli pneumatici al suolo.
Quattro pulsanti dedicati sul volante multifunzione permettono di accedere direttamente alle principali funzionalità per personalizzare l’esperienza di guida: modalità di marcia, funzionalità “boost” che regala per 10 secondi più potenza e coppia, oltre agli accessi diretti alle modalità N – la più spinta – e a quella di simulazione del motore termico. Quest’ultimo è curatissimo, includendo rombo realistico, micro-interruzioni di spinta o decelerazione indotti dai passaggi simulati di marcia (azionabili anche con le palette al volante), limitatore alla zona rossa, scoppiettii in rilascio. Talmente “vero” da ingannare facilmente i passeggeri, se non già informati della natura tecnica di questa vettura. Guidando la Ioniq 5 N su strada, con ritmo sportivo, viene così piuttosto intuitivo aggiungere la modalità “motore termico”, non solo per “gioco”: la presenza dei “rapporti” rende la guida ispirata decisamente più fluida e intuitiva rispetto a quella di altre elettriche pur altamente performanti, a maggior ragione in presenza di curve dove risulta più intuitivo adattare i propri riferimenti. Specie in rallentamento e nei cambi di direzione. In una parola: è tutto più diretto e coinvolgente – ma pure tradizionale, evocando direttamente quella meccanica termica che si vorrebbe abbandonare – a differenza di altre elettriche sì rapidissime ma pure asettiche.
Massa notevole e ingombri di carrozzeria generosi si fanno però sentire sul ritmo, che sa rivelarsi molto solido ma senza lo stesso livello di agilità e precisione millimetrica offerte da modelli più leggeri e compatti. Tuttavia, in un lampo la Ioniq 5 N sa trasformarsi in un crossover per la famiglia, a dispetto di carreggiate allargate e assetto ribassato: è infatti silenziosa, morbida a sufficienza sulle asperità – si sentono giusto le grandi ruote con spalla ribassata –, docile e semplice da condurre. Anche con guida a pedale unico, per aggiungere ulteriore relax.
I due motori a corrente, da 383 rispettivamente 226, imprimono sempre una spinta di notevolissimo spessore pure senza ricorrere al “boost”: anche solo sorpassare è una passeggiata inebriante. La batteria che li alimenta è da 84 kWh e permette sul campo un’autonomia discretamente solida, ma variabile a seconda del tipo di percorso e ovviamente dello stile di guida: si oscilla tra 350 e 450 km per una singola ricarica, con una media teorica attorno a 400 km che però può non essere sempre a portata. In compenso la ricarica rapida su colonnine ad alta potenza accetta fino a 350 kW, con rigenerazione 10-80% in appena 18 minuti. A bordo l’accoglienza la fa da padrona, grazie ad un abitacolo moderno e digitalizzato dagli spazi notevolmente generosi, con sedili anteriori a guscio ma confortevoli e divano in seconda fila ampiamente distanziato e regolabile. Profondo il vano di carico, di buona capienza (480 litri).
Scheda tecnica
Modello | Hyundai Ioniq 5 |
Versione | N |
Motore | Due unità elettriche sincrone a magnete permanente |
Potenza, coppia | 609 cv, 740 Nm (650 cv, 770 Nm con N Grin Boost per 10 sec.) |
Trazione | Integrale |
Cambio | Automatico monomarcia |
Massa a vuoto | 2’305 kg |
0-100 km/h | 3,4 sec. |
Velocità massima | 260 km/h |
Consumo medio | 21,2 kWh/100 km (omologato) |
Prezzo | 79’900 Chf |