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Svizzera plurilingue, ma vogliamo ridere?

16 dicembre 2024
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Chi va in giro a raccontare la barzelletta degli svizzeri poliglotti? Ne conoscete molti, voi? E le famose tanto sbandierate quattro lingue nazionali? Tanto per non passare per un tipo in malafede, tralascio di considerare le piccole città, non parliamo dei villaggi di campagna; ma rechiamoci a Zurigo, capitale economico-finanziaria d’Europa (del mondo?). Provate a entrare in un negozio qualsiasi: casalinghi, alimentari, apparecchi elettrici, mobili, tessuti, gioiellerie, cartolerie ecc. ecc. Chiedete di poter parlare in francese o italiano: vi risponderanno picche; al massimo qualcuno biascica l’inglese. Prendiamo un ambiente forse un poco più colto, quello delle librerie: può darsi che lì incontriate qualcuno che parla un francese improbabile oppure un italiano stentato: e vabbè, bene o male ci si capisce... Ma recatevi invece alla biglietteria dell’Opernhaus, che oltretutto riceve fior di sovvenzioni pubbliche: per l’impiegato che mi ha servito ieri mattina, francese e italiano sono ostrogoto! Ma ci si chiede: nessuno ha mai studiato un briciolo – non dico di italiano – ma almeno di francese? Neanche per idea, a nessuno – a parte lodevoli eccezioni – è rimasta una reminiscenza di quanto imparato a scuola.
Evviva la Svizzera multilingue!