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Ampliamento autostradale? Un’idea vecchia

Presto avremo la possibilità di scegliere il futuro della Svizzera. Infatti, la votazione sull’ampliamento delle autostrade ci chiede se vogliamo investire oltre 5 miliardi per la mobilità individuale. Si tratta di un progetto nato già vecchio, perché non risolve il problema delle code bensì lo sposta. Un progetto faraonico che mangia prezioso terreno agricolo e cambia per sempre la fisionomia del Paese.
Credo sia fondamentale non continuare a seguire le stesse vecchie ricette per il nostro futuro: non possiamo più considerare l’auto come un dono di Dio, un diritto acquisito e al contempo desiderare un paesaggio incontaminato, un’agricoltura tutelata, aria pulita e tranquillità.
Occorre invece un cambiamento di mentalità per preservare il territorio, fermare la cementificazione e permetterci di consegnare alle future generazioni superfici verdi. Per taluni, il prezzo può inizialmente coincidere con una rinuncia, nel movimento o nel comportamento. Ma potremmo ripensare il modo di acquistare (da qualche settimana tutti i resi di Zalando in Svizzera finiscono a S. Antonino), e questo potrebbe avere ricadute positive sui commerci locali e in generale si potrebbe tradurre in nuove abitudini e nuove possibilità, che miglioreranno la vita di ognuno di noi.
Penso sinceramente che l’auto non possa più essere il nostro unico metro di misura, se non la misura di tutte le cose. Abbiamo una rete di mezzi pubblici funzionante: miglioriamo quella e le infrastrutture per la mobilità lenta, che ci permettono di rispettare il nostro territorio e di prendercene cura. Non abbiamo bisogno di correre ancora di più di quanto non stiamo già facendo, per motivi che non ci stanno rendendo felici.
Credo che sia ora di andare oltre e di cambiare paradigma. Votiamo No all’ampliamento delle autostrade!