laR+ Lettere dei lettori

Addio Albero, amico mio!

Vorrei ringraziare e salutare pubblicamente un mio grande amico, un Albero.

Lui e i suoi due fratelli erano gli amici dei bimbetti della scuola elementare dei Saleggi di Locarno, dei numerosi uccelli che proteggevano dalla pioggia, dal vento, dal sole, degli scoiattoli che correvano tra i loro robusti rami. Facevano ombra alle aule e ai bimbi durante le ricreazioni. Amavano stare lì con le loro possenti radici ben ancorate nel suolo, per non cadere facendo del male ai bambini.

La loro presenza era rassicurante e tranquillizzante, fuori dalla mia finestra era come una televisione: ad ogni stagione un programma diverso! Oggi, ho sentito la loro folta popolazione di uccellini cinguettare per l’ultima volta. In sole tre ore di tempo, sono stati rasi al suolo, tutto spianato. A quanto pare le loro radici erano un pericolo. In nome della sicurezza si può fare tutto, la sicurezza non si discute! A Locarno vengono eseguite drastiche e discutibili pulizie del verde pubblico (desertificazione). Si procede silenziosamente a impoverire i quartieri sradicando alberi, cementificando tutto.

Si nega ai cittadini la tranquillità che procura un folto albero o una piccola foresta in piena città. Ma non c’è limite al transito delle auto, che causano incidenti con maggior frequenza. Senza parlare dell’inquinamento ambientale e fonico. Facciamo ridere i polli del resto della Svizzera! Sì, perché altrove è vietato creare giardini di soli sassi. Altrove si incentiva a piantare piante e alberi. Altrove hanno capito che il cemento rende le città invivibili, roventi e inquinate. Ma a Locarno è tutta un’altra (triste) storia! Dopo le vacanze estive, bisognerà spiegare bene ai bambini che, se si soffoca in classe, è per la loro sicurezza!

I miei più cari saluti agli alberi ancora vivi di Locarno.