Leggendo il titolo e poi la manifestazione a Bellinzona organizzata dai Professionisti del settore, infermieri, fisioterapisti e medici di vario livello, ci rendiamo conto che la situazione è molto più preoccupante di quello che si pensava, pure il fatto che i vari Spitex pubblici e privati e gli infermieri indipendenti si sono seduti a un tavolo per unire le forze conferma il tutto se poi prendiamo le dichiarazioni del Capo del Dss dove conferma che il problema va gestito dal sistema federale e qui dico le due Camere e il Consiglio federale.
Considerando che i membri delle due Camere li abbiamo eletti noi cittadini, siamo noi cittadini che dobbiamo far capire loro che noi ci siamo; e mi spiego: prima della pandemia avevamo costi sanitari di poco più di 80 miliardi di cui quasi 16 si potevano risparmiare siccome superflui o eccessivi, oggi la soglia ha superato i 90 che vuol dire 18 ancora da risparmiare; come?
Una prima posizione sono i costi della ricerca che sono coperti indirettamente dalle casse malattia quando sono da considerare degli investimenti delle case farmaceutiche e pertanto da non caricare indirettamente ai cittadini; secondo, quando servono 5 pastiglie non se ne devono acquistare scatole da 20 o 30, una terza possibilità è non abusare dei servizi di Pronto soccorso e mi spiego: per un’emicrania se è sufficiente una pastiglia rivolgersi al Pronto soccorso vuol dire che la pastiglia ha un costo superfluo dai 300 ai 600 Chf. Stessa cosa vale per una piccola scheggia di legno da togliere da un dito.
Non voglio dire che tutto sia colpa del cittadino, ma forse riusciremmo a far capire a Berna che il cittadino vuole fare la sua parte nel curare il sistema sanitario ammalato e chiedere a Berna di correre ai ripari e fare la sua parte se possibile prima del 9 giugno 2024.
In conclusione, sia la manifestazione di piazza e l’accordo di settore citati sono un segnale e speriamo che il segnale venga capito da tutti gli attori, in particolare da chi ne ha bisogno, cioè i cittadini.