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Le ‘Sturmtruppen’ leghiste

Chiediamo aiuto all’indimenticato Bonvi per sintetizzare l’entusiasmo leghista verso l’Udc per le imminenti elezioni comunali. “Alt! Amicken o nemiken?... Konoschenten”. Il malcelato rimbrotto all’Udc che sarebbero i nemici di aziende e artigiani suona come un colossale autogol. Ma tanto, succede quando al peggio non v’è rimedio. Intanto la ‘cadrega’ che dirige l’unica città Svizzera in mano alla destra, pare traballi sempre più! Foletti farà bene a guardarsi soprattutto dagli “amici’, pronti a dargli una spinta da retro. Intanto il ‘popolazzo’ tira la cinghia, gli anziani (i nos vècc) si vedono messi in ginocchio per quaranta denari. Tutto aumenta, ma il governo, sostenuto dal parlamento, vota vagonate di milioni in spese quantomeno non tutte urgenti. Come non dar ragione al Sig. Alberto Siccardi che in un lucido esposto inchioda governo e parlamento alle proprie responsabilità. Ma si sa pure che sotto le votazioni si fa un ottimo uso della ‘captatio benevolentiae’. Ma per cambiare mentalità, sig. Siccardi, occorre la materia prima. Ossia menti ricettive ahinoi assenti. Intanto in via Monte Boglia il Nano non è più il fondatore della Lega dei Ticinesi (l’ha detto e scritto il Gobbi all’art. 4. del nuovo statuto leghista). Fosse ancora in vita (il Nano) avrebbe già dato avvio alla raccolta delle 15’000 firme per la revoca del Consiglio di Stato secondo l’art. 44 della Costituzione cantonale (la metà di quanto raccolto contro il canone TV), osteggiata anche dalla propria ‘maggioranza relativa’. Difficile che qualcuno o partito abbia attributi sufficienti per cotanto provvedimento. Intanto ‘i nos gent’ hanno ben altro a cui pensare mentre governo e parlamento, correi, sono ormai talmente distanti da chi li ha votati da sembrare scesi da un altro pianeta.