Nel cuore del dibattito politico svizzero si trova un tema scottante che pochi hanno il coraggio di contestare: il referendum sulla tredicesima Avs. Sebbene l’intenzione di migliorare il benessere degli anziani sia lodevole, la questione critica risiede nell’assoluta mancanza di priorità ed efficienza. La votazione sarà anche uno scontro intergenerazionale, mettendo a confronto i giovani lavoratori – già alle prese con un mercato del lavoro competitivo e l’aumento dei costi della vita – e la generazione anziana. I giovani si troverebbero a sostenere un onere fiscale maggiore, disincentivando potenzialmente l’ingresso nel mercato del lavoro o stimolando l’emigrazione dei talenti. Invece di una tredicesima Avs universale, una soluzione più mirata potrebbe essere più efficace. In Parlamento si era proposto di aiutare solo i pensionati più bisognosi (circa il 40%), ma purtroppo la commissione ha bocciato la proposta. Aiuti specifici per gli anziani in condizioni di bisogno garantirebbero che i fondi vadano a chi ne ha realmente necessità, piuttosto che a una distribuzione indiscriminata che porterebbe 2,4 miliardi di franchi a persone che non hanno affatto bisogno di questa tredicesima (per esempio, un Ceo di qualche banca), guarda caso la stessa critica che viene fatta dagli stessi promotori (Ps) della tredicesima Avs alla nuova Legge tributaria ticinese, che garantirebbe “sgravi fiscali” anche a chi non avrebbe necessità. La Svizzera si trova in un momento delicato per le sue finanze, dovendo bilanciare importanti investimenti in istruzione, infrastrutture, sostenibilità ambientale e sanità, ma questa soluzione porterà quasi sicuramente ad aumenti delle imposte o dei contributi sociali. È giusto che le generazioni future sopportino un onere fiscale aggiuntivo per finanziare questa espansione? Dal mio punto di vista, è essenziale valutare le priorità e allocare le risorse in modo efficiente senza sprechi. In conclusione, mentre il desiderio di supportare gli anziani è comprensibile, il referendum sulla tredicesima Avs solleva preoccupazioni significative. La solidarietà intergenerazionale è un valore fondamentale della società svizzera, ma deve essere bilanciata con la responsabilità verso le generazioni future. Oltre a dover lasciare ai nostri figli un mondo meno inquinato, dobbiamo anche pensare a lasciar loro un Paese meno indebitato.