Le troppe inadempienze del Municipio di Bellinzona causano una puntuale analisi. Il rinnovo del 2024 non è lontano!
“Adulare” durante gli incontri con la popolazione nei Comuni e l’abitudine di turlupinare la gente è un esercizio che il cittadino poco apprezza.
Il Municipio, retribuito con onorari professionali, si vende per un’eccellenza avvalendosi di un’amministrazione infarcita di alti funzionari in provenienza dagli ex Comuni, in carica per meriti che, salvo eccezioni, trovano solo una plausibile spiegazione con la devozione al Partito.
Purtroppo non si raggiunge nemmeno il livello del disastrato ex Comune di Giubiasco, il cui legislativo aveva imposto all’esecutivo il termine perentorio di 60 giorni per la risposta alle petizioni.
Il diritto di ricevere una risposta è un principio ancorato nella costituzione, insindacabile, del quale il Municipio di Bellinzona fa strame gabbando la legge e la dovuta diligenza nei confronti del cittadino, prima ancora della buona educazione!
Ancorché indigeste, alle petizioni va fornita una risposta, omettendo di svicolare non rispondendo alle domande o facendo scena muta.
Quella dell’agosto 2021: strade comunali per 28 t e tolleranza di 40 t? Chi sfascia le strade comunali e continua a determinare costi alla comunità lo può fare poiché fa pubblicità sui bollettini dei Partiti?
Quella sulla "musica-turbativa" in Piazza Grande a Giubiasco del giugno-agosto 2023, per l'insopportabile alto volume, da monitorare per evitare danni alla salute dei vicini residenti, più precisamente la richiesta della pubblicazione delle decisioni municipali resta lettera morta! S’intende continuare a sottrarre prove per favorire l’illegalità?
Di altre responsabilità, di rilevanza e peso politico non trascurabili, resterà il tempo per ricordare piccanti particolari nei prossimi mesi pre-elettorali.