laR+ Lettere dei lettori

Di parchi e campi

È ricca la nostra regina: ha un inaspettato tesoretto. “Che ne farà mai? Lo userà bene?” Sì. Farà contenti ragazzi/e e ragazzini/e. I movimenti di terra della “Stampa” – necessari per la costruzione di campi e campetti da calcio (non da golf) – le costeranno non poco. L’impatto economico sarà contenuto… grazie all’impiego massiccio di operosi operai frontalieri. Vivaddio! Quello elettorale sarà scarso: a questi lavori badano in pochi: il giovane il calcio inizia a snobbarlo; il tecnico è affaccendato in tutt’altre faccende; chi fa footing consulta il computerino che porta al polso; la coordinazione virtuosa tra scavatrici, autocarri e gru manda in visibilio il raro viandante*. Appena sotto casa mia, invece, andrà presto in scena l’opera “Il Parco del Viarnetto”. Preferirei definirla: “opera buffa”. Infatti era già in programma nel secolo scorso (1995), quando in 300 sottoscrivemmo un’iniziativa generica per la strutturazione di Parco e Villa. Il ventennio successivo, vide la fusione di Pregassona con la Grande Lugano, ma l’iniziativa e il concorso relativo rimasero lettere morta. Il nuovo concorso – costato l’occhio della testa – ha ottenuto il placet generale, il progetto vincente pareva aspettare solo il fischio iniziale per partire. Però [a Lugano] c’è sempre un però: non si capisce se il progetto ne uscirà stravolto o cosa; l’antico stabile centrale del Parco regge bene: si intravede sì qualche sottile fenditura… nel rotto della cuffia (licenza poetica). Vuoi vedere che a un accurato e costoso restauro, si preferisca un… cautelativo e deleterio intervento delle forze dell’ordine? Oltre ai campi da calcio e ai parchi, la nostra sovrana potrebbe pensare: 1) a un aumento / prolungamento delle piste ciclabili; 2) a tirare un ponte tibetano tra Cureggia a Aldesago; 3) a costruire un’originale pedonale sopraelevata dalla foce del Cassarate all’imbocco del sentiero di Gandria; 4) a dimezzare il costo delle tariffe dei mezzi pubblici; 5) “Last but non least”, alla liberazione dal traffico del lungolago e il suo allargamento fino a Paradiso, con cabine, ombrelloni, qualche metro di spiaggia…, ma non davanti agli alberghi.