Il firmatario del decreto “Taglia, taglia, taglia: qualcosa resterà” denuncia “uno schiaffo alla democrazia” a suo dire inflitto dalla mancata chiamata alle urne per sostituire Marina Carobbio al Consiglio degli Stati. Una votazione superflua per non dire inutile: due o tre sessioni senza rappresentanza ticinese sotto il cupolone bernese non faranno certo cascare il mondo. Così operando, dicono i tecnici, risparmieremo poco meno di mezzo milione.
Il suo giovane delfino-trota-carpa (il vocabolario ittico si sta esaurendo: chiamate il Wwf!) sbraita circa “l’occasione mancata” dal Governo dopo il suo no ai 5 milioni chiesti per ipotizzare un arrivo/partenza del Tour de France in Ticino.
Oh ragassuoli – dicono a Bologna – vedete poi di mettervi ben d’accordo!
Nel frattempo un’imprevista grandinata di milioni è piovuta sul nostro “sfigatissimo Cantone”: 10 a Bellinzona, 12 a Lugano e ben 16 su quel piccolo Paradiso adagiato sulle sponde del Ceresio.
Spero per loro che i ragassuoli si ricordino di aver sempre sottomano un ombrello, quando escono di casa.