Ne sentiamo parlare alla televisione, lo leggiamo sui giornali e ne parlano in radio: da quest’anno dovremo far fronte ad una forte crisi energetica. Ma come fare per poter risparmiare un po’ a livello energetico (e anche monetario)?
A parer mio un approccio vincente resta sempre quello di pensare globale e agire locale. È importante che ognuno di noi cerchi, nel suo piccolo, di ridurre al minimo possibile lo spreco di energia. Se ogni singolo cittadino nelle piccole azioni fatte quotidianamente si impegnasse a risparmiare quanto più riesce, allora in futuro potremmo vedere una buona riduzione dello spreco generale di energia. Sono azioni molto semplici: spegnere la luce ogni volta che usciamo da una stanza, utilizzare in modo intelligente e parsimonioso lavatrice e lavastoviglie, usare lampadine con un basso consumo energetico, sfruttare al meglio la luce naturale e chiudere le finestre per non far raffreddare eccessivamente i locali.
Ora si avvicina il periodo natalizio e come ben sappiamo in questi giorni potremmo essere tentati di mettere luci colorate fuori dalle nostre abitazioni. Vista la situazione che stiamo attraversando, e quanto scritto sopra, sarebbe bello se ogni cittadino prima di attaccare la presa della corrente (o di accendere l’interruttore) si fermasse a pensare. Sono davvero necessarie tutte queste illuminazioni? Almeno per quest’anno non potremmo farne a meno?
Credo che la famosa "magia del Natale" non sia data da questi aspetti decorativi, ma dallo spirito delle persone.
Perché un sorriso è ben più luminoso di una lampadina… e non consuma!