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Minusio, cooperative abitative?

Abbiamo letto con interesse e al tempo stesso con preoccupazione, perplessità e disappunto la richiesta avanzata al Municipio di Minusio da parte dei consiglieri Mobiglia e Guscetti per farsi promotori di cooperative abitative (laRegione del 10.11.2022). Non mettiamo in dubbio la professionalità dei firmatari ma: 1) Ci chiediamo dove si possa ricavare spazio edificabile per la tipologia di edifici a carattere comunitario e di utilità pubblica, in un comune dove le aree verdi sono già sin d’ora limitate e dove vige un piano regolatore vetusto. 2) Ci sorprende l’improvviso spirito social friendly dell’architetto che fino a oggi ha costruito edifici di pregio per pochi eletti (con prezzi inaccessibili ai più). 3) Ci chiediamo per finire se davvero sussista la necessità di nuovi alloggi; la quota delle residenze secondarie a Minusio è praticamente esaurita e le innumerevoli nuove abitazioni che spuntano come funghi, andranno a beneficio dei residenti. I tanti sbagli fatti negli anni 70/80 oramai sono irrimediabili. Il paragone con la realtà nordalpina non regge: la conformazione geografica del nostro cantone è diversa, gli spazi verdi restanti nelle zone urbane quasi nulli. Secondo le nostre informazioni la realtà di questo progetto è ben diversa da quella descritta dai firmatari della mozione. L’affermazione che "questo tipo di abitazioni sarà attraente per contribuenti di ceto medio che sceglieranno di stabilirsi a lungo termine, e a tutto vantaggio del gettito fiscale…" non ci convince affatto (cfr. laRegione del 15.10.2021, "Viv insema", convivenza difficile)! L’iniziativa dei consiglieri ci fa pertanto piuttosto pensare ad una astuta manovra economica, forse anche in vista delle prossime elezioni.