In attesa dell’apertura (con chiusura serale alle 18.30!) delle casette natalizie, che in questi giorni i dipendenti comunali stanno diligentemente posando nelle vie centrali di Lugano pur sapendo che il Municipio negherà loro il tradizionale aperitivo (e fors’anche il panettone), lasciamoci sorprendere con la lettura dei giornali. In particolare con il ‘Corriere del Ticino’. Sabato scorso (16 novembre), il già vicedirettore Costantini (quello che, da pensionato, continua a trasportare il “barbera fatto col mulo” e a dialogare con la sua cagnolina) ha scritto che da anni il Biondin Codino − non quello che divinamente giocava a calcio, ma quello che orrendamente scrive e dirige tuttora un domenicale − gioca su due tavoli (quelli del governo e dell’opposizione) rompendo in tal modo la collegialità del Municipio.
Il 22 novembre, il vicedirettore in servizio del CdT scrive che il municipale Raoul Ghisletta ha “alzato il tiro, si è sdraiato sui binari del Municipio impugnando il Consuntivo 2023 perché non figurano gli oltre 2 milioni della Cassa dei pompieri. Sembra una barzelletta invece è pura acredine”. Contrariamente al già suo collega, che timidamente ha fatto notare la voluta e disinvolta ambiguità di colui che, senza vergogna, ambiva alla carica di vicesindaco, questo vicedirettore sottolinea con piacere l’acredine del municipale socialista dimenticando che da anni, ogni santa domenica che il nostro Signore manda in terra, dalle pagine de ‘Il Mattino’ il capo, nonché consigliere nazionale e municipale, insulta i “governicchi” federali, cantonali e comunali. Al bar Mario gli habitué direbbero che il Biondin Codino sputa nei piatti dove mangia, o ha mangiato, andando... controcorrente. Per cui non si lamenti il sindaco Michele Foletti del cattivo Ghisletta, che fa il socialista, ma guardi in casa sua.
L’editoriale di oggi ci riserva un’altra sorpresa, almeno a me così pare. Leggo che una delegazione cittadina, “sotto la guida del responsabile delle finanze Marco Chiesa”, si è recata addirittura a Londra “a caccia di globalisti interessati a trasferirsi a Lugano dopo che il Governo inglese [oggi a guida laburista] ha cambiato le regole generando scontenti tra diversi Paperon de’ Paperoni londinesi. Mossa intelligente”. Forse “Intelligente”, anzi speriamolo, perché queste “proattive” trasferte Oltremanica immagino siano pagate da noi luganesi, anche da quelli non ricchi, ma sicuri contribuenti.
In attesa di sapere quali saranno “le proprietà e i gioielli di famiglia” che Lugano vuole vendere “per realizzare anche qualche altro incasso straordinario una tantum”, un amico suggerisce che la città potrebbe brigare per ospitare in modo permanente il Circo Knie: me ne sto convincendo.