laR+ I dibattiti

Arbedo-Castione: avremo il coraggio di osare?

Cittadine e cittadini di Arbedo-Castione, in questo tempo di rielezione, mi pare doveroso ricordare l’essenza stessa della parola che guida le nostre vite: democrazia. Questo termine, che deriva dal greco antico *démos* (popolo) e *krátos* (potere), non è solo una parola, ma un principio, un valore, un ideale. Significa, letteralmente, “governo del popolo”. È la nostra sovranità, la nostra capacità di decidere il futuro, la nostra responsabilità collettiva di partecipare e di influenzare le decisioni che plasmano la nostra comunità. Ma vi chiedo: avremo mai il coraggio di osare, davvero? Siamo pronti a prendere nelle nostre mani il destino di Arbedo-Castione? Il 22 settembre ci attende una scelta cruciale. Dopo le irregolarità che hanno macchiato le elezioni di aprile, è più urgente che mai riflettere sul vero significato della democrazia. Non possiamo permetterci di essere scoraggiati, né di lasciare che la sfiducia prenda il sopravvento. La reazione giusta ai brogli è la coesione, l’unione di tutte le forze per contrastare chi vuole seminare paura e insicurezza. La storia ci insegna che le grandi battaglie si vincono con l’unione. Pensiamo ai Fanti Svizzeri che difesero la nostra indipendenza, ai partigiani della Seconda guerra mondiale, ai rivoluzionari francesi e alle milizie americane del XVIII secolo. Tutti hanno osato, tutti hanno creduto nel potere del popolo unito, per portare avanti le loro idee e credere in un futuro migliore. Il nostro obiettivo deve essere chiaro: riportare alle urne le 1’900 persone che hanno votato in aprile, e magari anche di più. Senza la partecipazione attiva del popolo, la democrazia perde il suo valore più profondo. Se non riusciamo a coinvolgere i cittadini nel processo decisionale, rischiamo di allontanarci dai principi fondamentali che sostengono la nostra società. Per questo motivo, unire le forze tra tutti i partiti e lavorare insieme per incoraggiare la partecipazione non dovrebbe essere solo un compito, ma una missione comune. Oggi, più che mai, dobbiamo infondere fiducia in chi è chiamato a scegliere i propri rappresentanti, perché solo così possiamo garantire un futuro di crescita e di sviluppo continuo per Arbedo-Castione. Partecipare alle elezioni non è solo un diritto, ma un dovere civico. È la nostra opportunità per far sentire la nostra voce, per costruire una comunità forte e coesa. È attraverso l’impegno collettivo che possiamo superare i momenti di crisi e lavorare insieme per il bene comune. Ma, mi chiedo con una certa amarezza: è forse troppo chiedere ad Arbedo-Castione di osare? È troppo aspettarsi che, anche nei piccoli e grandi progetti, troviamo il coraggio di agire, di guardare avanti, di credere nel nostro potere di fare la differenza? In conclusione, vi invito tutti, con il cuore in mano, a esercitare il vostro diritto di voto il 22 settembre. Partecipare è fondamentale per dimostrare che il potere del popolo non è solo un concetto astratto, ma una realtà viva e pulsante nella nostra comunità. Solo così possiamo garantire che la nostra democrazia rimanga solida, e che Arbedo-Castione continui a prosperare, come merita.